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Presentato il futuro registro provinciale per organizzazioni no-profit

Oggi (25 luglio) l'assessora Pamer ha illustrato ai rappresentanti delle organizzazioni di utilità sociale la bozza del disegno di legge che prevede l'introduzione del nuovo registro provinciale.

L'assessora provinciale Rosmarie Pamer ha illustrato oggi a Bolzano, a oltre 30 rappresentanti delle organizzazioni di volontariato, la bozza del disegno di legge che prevede l'introduzione di un registro provinciale delle organizzazioni di utilità sociale, oltre alle diverse procedure che riguarderanno gli enti del terzo settore. Un primo, fondamentale passaggio che ha avviato il processo di consultazione.

Judith Notdurfter, direttrice dell'Ufficio Volontariato e solidarietà, ha presentato i dettagli del disegno di legge, rimarcando come le organizzazioni non profit rappresentino associazioni e fondazioni senza scopo di lucro, che svolgono principalmente attività di interesse generale. Il domicilio legale e l'attività svolta da associazioni e fondazioni sul territorio altoatesino sono requisiti indispensabili per l'iscrizione al registro provinciale. Le organizzazioni del terzo settore con sede legale o area di attività in Alto Adige, iscritte al Registro Unico Nazionale Terzo Settore (RUNTS), sono inserite di diritto nel nuovo registro provinciale.

Numerosi sono i vantaggi per gli enti e le fondazioni a livello locale: dai possibili benefici economici e l'accesso ai contributi, alla riduzione della burocrazia per la richiesta di contributi, passando per la possibilità di beneficiare di sgravi fiscali. La Provincia continuerà a sostenere le organizzazioni ed enti che forniscono servizi a beneficio delle organizzazioni registrate. Sono escluse le amministrazioni pubbliche, le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali di rappresentanza di categorie economiche e datoriali.

L'assessora Rosmarie Pamer ha sottolineato l'importanza delle organizzazioni no-profit e del volontariato in Alto Adige: “Le associazioni di volontariato sono le colonne portanti dei nostri paesi e delle nostre città. Dobbiamo promuovere il lavoro di queste organizzazioni no-profit e di volontariato creando condizioni quadro adeguate. Sono fiduciosa che dopo la fase consultiva elaboreremo un disegno di legge che porterà benefici e agevolerà il lavoro delle associazioni. Vogliamo, inoltre, ridurre la burocrazia: i documenti e le informazioni del nuovo registro provinciale sono validi per tutte le amministrazioni pubbliche e non vanno presentati più volte".

La direttrice del Dipartimento Coesione sociale, Famiglia e Volontariato, Michela Morandini, ha evidenziato che le associazioni avranno tempo fino al 20 agosto per presentare le loro osservazioni.


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ASP/mac/tl