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Danzatrici sacre al Museo archeologico provinciale

"Uno sguardo al femminile", la rassegna proposta dal Museo archeologico dell'Alto Adige, invita a scoprire contesti ancora poco noti del mondo della donna: il prossimo appuntamento, in programma a Bolzano giovedì 28 aprile alle 20, si concentra sulla figura delle danzatrici sacre e sul corpo come veicolo di comunicazione culturale.

Una danzatrice sacra
Il Museo archeologico dell'Alto Adige organizza con scadenza regolare serate su temi legati al mondo femminile, seguendo le tracce delle donne della preistoria e della protostoria. La rassegna "Uno sguardo al femminile" vuole creare la possibilità di scoprire contesti ancora poco noti dell'universo femminile e di rompere schemi interpretativi ormai consolidati.

Giovedì 28 aprile alle 20, nella sede del Museo in via Museo 43 a Bolzano, viene proposta la serata "Il corpo come veicolo di comunicazione culturale: le danzatrici sacre". Si parlerà della danzatrice nell'antichità, indicata come donna associata all’energia sessuale ed al potere femminile dell’iniziazione. Le danzatrici babilonesi, egiziane ed indiane furono, ad esempio, considerate donne sacre; in altre culture ed in altre epoche le danzatrici furono definite invece "prostitute". Affronterà questo interessante tema Roberta Osso, laureata in storia, che parallelamente agli studi accademici conduce una ricerca personale sul corpo ed il femminile. L'appuntamento, in lingua italiana, è ad ingresso libero.

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