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L’Africa ed i migranti al centro di una conferenza stampa della vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi

È stata presentata questa mattina dalla vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, nella sala stampa della Giunta provinciale una mostra fotografica intitolata “W Nairobi W” promossa a Bolzano dal Centro per la pace in collaborazione con l’Associazione “Tam Tam per Korogocho.

L’Africa ed i migranti al centro di una conferenza stampa
Nel corso della conferenza stampa la vicepresidente della Provincia ha rilevato come la questione dei migranti rappresenti un tema fondamentale per le sue molteplici implicazioni di carattere umano, sociale ed economico.

Da parte sua anche la Provincia Autonoma di Bolzano intende contribuire a “creare una sempre maggiore sensibilità verso la cultura dell’accoglienza. In base al dossier pubblicato recentemente dalla “Caritas” nel mondo vi sono oltre 18 milioni di migranti. In questo ambito la Provincia di Bolzano svolge a livello nazionale un ruolo di rilievo, basti pensare che l’economia locale assorbe oltre 17.000 permessi di lavoro stagionali dei 50.000 concessi ogni anno in Italia. Circa il 4,3 per cento dei residenti in provincia di Bolzano proviene da Paesi esteri; oltre 3000 studenti delle scuole altoatesine hanno una cittadinanza diversa da quella italiana e l’11% dei bambini nati in Alto Adige nel 2004 hanno madri con cittadinanza straniera”.

Il responsabile del Centro per la Pace di Bolzano, Francesco Comina, ha quindi illustrato le finalità della mostra fotografica itinerante che dal 13 al 16 giugno è stata allestita nel capoluogo in via Gutenberg nel giardino della Chiesa del Corpus Domini. La mostra sulla baraccopoli di Korogocho a Nairobi in Kenia oltre a documentare una delle migliaia di baraccopoli africane, vorrebbe anche aprire gli occhi sulla terribile realtà in cui versa il continente nero, piegato da un debito estero che sta aumentando le sacche di povertà e di miseria.

Nel suo giro attraverso città e paesi d'Italia la mostra vorrebbe essere anche uno strumento di sensibilizzazione degli enti locali sul dramma del debito e, in particolar modo, sulla situazione in cui vivono gli emarginati degli slums del Kenya. Queste persone vivono nelle baracche che si sono costruite su un territorio che non gli appartiene perché è del governo, il quale continua a minacciare questo popolo di miserabili, di sottrargli la terra senza dare loro alcuna prospettiva.

“Tam tam per Korogocho”, l'associazione nata per difendere i diritti dei baraccati, sta lavorando moltissimo in questi anni per costruire una rete di movimenti e di organizzazioni non governative in modo da fare pressione sul Governo keniota perché termini lo sfollamento dei baraccati e prenda coscienza che a questa gente bisogna garantire una casa, un lembo di terra, un posto insomma dove possano prendere dimora. Parallelamente si chiede che gli enti locali facciano pressione sul governo italiano, attraverso interrogazioni, note e quant'altro, in modo che anche il nostro Governo prema su quello keniota per porre termine alla cacciata dei dannati della terra. Si è anche costituito un pool di avvocati che cercano di difendere le cause di questa gente.

Ha preso parte alla conferenza stampa anche il sociologo angolano, Pedro Miguel, docente di “Sociologia delle relazioni etniche” all’Università di bari, un corso al quale prendono parte circa 5 – 600 studenti. Nel suo intervento il sociologo angolano ha rilevato la necessità di dare concreta realizzazione all’interculturalità che significa in primo luogo accettazione dell’altro e volontà di conoscere ed approfondire culture diverse dalla nostra.

In questi giorni il Centro per la Pace di Bolzano ha organizzato anche una settimana sull'Africa dal titolo "La deriva di un continente". Si tratta di un momento particolarmente interessante per approfondire le tematiche dei migranti, del debito dei Paesi in via di sviluppo e conoscere da vicino le diverse culture che caratterizzano questo grande continente.

FG

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