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Nuovi ritrovamenti archeologici a San Candido

Ricerche archeologiche preventive eseguite sotto la direzione dell’Ufficio Beni archeologici della Provincia hanno portato alla luce costruzioni risalenti all’età tardo romana.

Nuovi ritrovamenti archeologici a S.Candido

Le ricerche archeologiche preventive nel comune di San Candido costituiscono già da lungo tempo una procedura abituale nell’ambito dei progetti edilizi. In diversi casi, i reperti portati alla luce presentano diversi stadi di conservazione. Anche in occasione della costruzione di un’abitazione nella proprietà della famiglia Schmieder, gli scavi archeologici condotti dalla ditta ARDIS (Karsten Wink) sotto la direzione di Lorenzo Dal Ri ed Umberto Tecchiati, direttore e collaboratore dell’Ufficio Beni archeologici della Provincia autonoma di Bolzano, hanno consentito nuovi ritrovamenti.

È stato portato alla luce un muro risalente all’epoca tardo romana, vale a dire al II – IV sec. D.C., con andamento circa est-ovest e dall’altezza media di 40 cm, che attraversa l’intera proprietà. Degno di particolare interesse risulta l’ambiente che si trova nella zona orientale dell’area: i muri di questo edificio, conservatisi intatti per un’altezza di 1,80 m, e l’estensione dell’area, fino ad ora complessivamente di 24 mq, rendono questa scoperta particolarmente importante. “La stratigrafia del vano parzialmente scavato”, spiega il dott. Tecchiati, “presenta una serie di numerosi ed evidenti orizzonti di crollo. La porta murata nel muro orientale del vano sottolinea poi l’esistenza di almeno due fasi edilizie successive”.

L’interesse della scoperta è sottolineato inoltre dai numerosi reperti: tra questi, oltre ai resti organici e ceramici, specchio della vita quotidiana, sono da ricordare in primo luogo i manufatti metallici, fra i quali un gancio di cintura recuperato ed un frammento di briglia. Tutti i risultati degli scavi saranno raccolti in una esaustiva pubblicazione.

Contemporaneamente agli scavi nella proprietà Schmieder, sono stati effettuate indagini anche nella proprietà della famiglia Pezzei, dove è stato possibile portare alla luce e documentare una costruzione interamente in legno, di cui si sono conservate le tracce delle relative buche per palo, pure di epoca tardo romana. Il materiale rinvenuto si inserisce coerentemente nel quadro degli altri rinvenimenti effettuati a San Candido negli ultimi trent’anni di attività dell’Ufficio beni Archeologici.

MC

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