Attualità

Convegno della Sovrintendenza sull’anticipo scolastico

Il Circondario delle scuole dell'infanzia della Sovrintendenza scolastica ha organizzato questa mattina (giovedì 8 settembre), presso l'Auditorium Haydn di Bolzano, un convegno rivolto al personale delle scuole dell'infanzia in lingua italiana. L'incontro, che rientra nell'attività di aggiornamento rivolta al personale delle scuole medesime, ha fornito l’occasione per una riflessione sull' ampio dibattito che a livello nazionale si è sviluppato sul tema del cosiddetto "anticipo" della frequenza da parte dei bambini alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria. Tale possibilità è infatti prevista dalla Legge nazionale nr.53 del 2003, meglio nota come "Legge Moratti".

I lavori sono stati introdotti dall'ispettore Pio Galastri che ha richiamato l'attenzione delle partecipanti sulla competenza primaria in materia propria della Provincia Autonoma, competenza del resto fatta espressamente salva dalla norma nazionale. Sono quindi intervenute la Vicepresidente della Provincia, Assessora Luisa Gnecchi che ha tra l'altro ricordato le positive novità ordinamentali derivanti dai nuovi profili professionali che riguardano le due figure chiave delle scuole: l'insegnante e la "collaboratrice pedagogica" che si sostituisce alla vecchia e ormai superata figura dell'assistente.

Da questa nuova impostazione professionale scaturisce anche, come ha ricordato la Vicepresidente Gnecchi, la soluzione dell'annosa questione delle pulizie che tanto ha impegnato nel passato i vertici istituzionali e di rappresentanza delle scuole dell'infanzia. Sul tema proprio della mattinata l'assessora Gnecchi ha quindi espresso la convinzione che la scuola debba modularsi con l'attenzione ed il rigore pedagogici che le condizioni educative richiedono, manifestando la propria fondata perplessità circa l'estensione alle scuole dell'infanzia altoatesine in lingua italiana della tipologia dell'anticipo.

Ha quindi preso la parola la Sovrintendente scolastica Bruna Rauzi che ha ripercorso la propria attenzione ed interesse alla scuola dell'infanzia ricordando anche momenti personali nei quali si è attivata per lo sviluppo della scuola e per il suo "riconoscimento pedagogico".

I riflessi pedagogici ed educativi che l'anticipo produce nelle istituzioni scolastiche, nelle famiglie e soprattutto nella "presa in carico" educativa del bambino da parte della scuola, sono stati l'oggetto delle relazioni centrali tenute dal Prof. Cesare Scurati dell'Università di Milano e di Bolzano-Bressanone e dal Prof. Franco Frabboni dell'Università di Bologna e di Bolzano-Bressanone.

Entrambi i relatori hanno delineato il quadro negativo che un "anticipo frettoloso" produce nel tessuto educativo e psicologico dei bambini, creando anche condizioni di disparità e disuguaglianza nelle opportunità educativo-scolastiche che vengono offerte ai bambini e nel loro modo e capacità di avvicinarsi ad esse. Entrambe le relazioni hanno sottolineato la centralità, nel sistema scolastico, della scuola dell'infanzia e della validità della sua tradizione di pensiero pedagogico che pone quella italiana ai primi posti per qualità ed attenzione alle diverse dimensioni ed aspetti del percorso educativo del bambino.

FG