Attualità

Comunicato congiunto degli assessori alla scuola e formazione riguardo alla “Giornata della Memoria”

Gli assessori provinciali alla scuola ed alla formazione professionale hanno diramato oggi un comunicato congiunto incentrato sulla “Giornata della Memoria” che si celebra domani, venerdì 27 gennaio, in ricordo della “Shoah”. Di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato firmato dagli assessori Gnecchi, Saurer e Mussner.

Per dire insieme “NO” all’intolleranza razziale e alla violenza 

Il 27 gennaio si celebra, in tutte le scuole altoatesine e nei centri di formazione, la Giornata della memoria. L’iniziativa – quest’anno più che mai – non è un rito, non è e non deve essere un mero momento ripetitivo di riflessione. Celebrare la giornata della memoria significa, infatti, ricordare la Shoah e le tragedie che nazismo e fascismo hanno causato all’umanità con le loro folli ideologie di superiorità razziale, con i loro criminali progetti di distruzione di massa di tutti quelli considerati diversi, e dunque inferiori. 

Questi temi devono diventare nelle nostre scuole, in una terra che fa della convivenza pacifica la propria bandiera, non soltanto occasione di analisi di riflessione, ma filo conduttore di un lavoro educativo continuo, che deve impegnare e coinvolgere personale della scuola, insegnanti, studenti, famiglie. Solo così può portare frutti duraturi di maturazione umana e civile.

Le cronache di queste ultime settimane ci hanno purtroppo insegnato come su queste tematiche si debba sempre prestare la massima attenzione, anche in Alto Adige, perché l’opera formativa della scuola possa incidere profondamente negli anni e nelle coscienze. 

Con questa consapevolezza e con questo impegno vogliamo sottolineare con soddisfazione le tante iniziative esemplari che in diverse scuole e centri di formazione sono state attuate con il coinvolgimento dei giovani e degli insegnanti: dallo studio su Jacques Stroumsa, violinista dell’orchestra del Lager di Auschwitz, a quello sui disegni di ciò che vedeva del Lager la bambina di Terezìn Helga Weissova, all’analisi degli scritti di Primo Levi. 

Come assessori provinciali delle istituzioni scolastiche e formative ci uniamo oggi all’impegno per non dimenticare: vogliamo invece “fare memoria” per educare le giovani generazioni e portarle a riflettere in profondità sul fenomeno degli estremismi e della xenofobia, per promuovere la cultura della tolleranza e della pace, per combattere ogni violazione dei diritti umani e della dignità della persona.

Richiamando Primo Levi, che affermò che “…la Shoah è il risultato inevitabile e finale di un sistema di pensiero, il prodotto di una concezione del mondo, portata alle sue conseguenze con estrema coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano”, ci opponiamo pertanto fermamente a tutti i tentativi di revisionismo, di negare e minimizzare quei fenomeni neoautoritari che si basano sull’esaltazione del potere e della forza e vogliono seminare paura e odio.

Gli Assessori alla Scuola e alla Formazione 

Luisa Gnecchi          Otto Saurer          Florian Mussner

FG