Attualità

Analisi degli adolescenti particolari: creare uno sportello scolastico per il supporto psicologico

Un folto pubblico ha accolto ieri (21 marzo) a Bolzano Guido Petter, docente di psicologia dell’adolescenza all’Università di Padova, autore di saggi e manuali sulle problematiche dell’adolescenza. Nel corso dell’incontro, promosso dalla Biblioteca dell’Assessorato alla formazione professionale, l’autore ha presentato il suo ultimo libro scritto in collaborazione con Angelo Peroni, edito da Erickson, “Adolescenti particolari. Analisi psicologica del diario di un adolescente impegnato”. L'assessora Luisa Gnecchi ha sottolineato l'importanza di istituire, in ambito scolastico, per il momento su base volontaria, uno sportello in forma di supporto psicologico ai ragazzi che ne necessitano.

Il libro presentato è un saggio con un taglio insolito, alquanto originale che propone un’interpretazione psicologica delle istanze di un giovane impegnato di nome Angelo. L’ambiente è, in questo caso, un luogo ricolmo di gravissimi problemi, di condizioni di partenza problematiche che il protagonista affronta con maturità e spirito critico. Alla “storia personale” di Angelo fa da cornice, infatti, lo scenario della Seconda guerra mondiale. Il tutto proposto in forma di diario, il diario di un amico dell’autore, con il quale ha condiviso parte del cammino di partigiano, e che diventa a distanza di 60 anni, una preziosa testimonianza storica degli eventi di allora ed un’occasione per una riflessione psicologica dell’adolescenza a tutto campo.  

È su questo “canovaccio” che viene intessuta da Petter un’esegesi interpretativa di tipo psicologico, che restituisce al lettore l’immagine di un adolescente in grado di esprimere la propria identità, in coerenza con i propri valori, e forme di adattamento al contesto, senza sacrificare nulla dei propri ideali. Un adolescente che coltiva interessi culturali e sociali tali da differenziarlo dalla maggioranza dei coetani.  
Un adolescente capace di effettuare delle scelte, anche in un contesto drammatico, altamente coinvolgenti dal punto di vista etico, quali quella di rispondere o meno alla chiamata alle armi.  

Sono intervenute, a conclusione dell’incontro, l’assessora Luisa Gnecchi e la direttrice di Ripartizione Barbara Repetto che hanno sottolineato l’importanza di istituire, in ambito scolastico, per il momento su base volontaria, uno sportello in forma di supporto psicologico ai ragazzi e alle ragazze che ne necessitano. O meglio, come ha puntualizzato Petter, l’istituzionalizzazione della presenza in classe della figura dello psicologo per offrire un’opportunitá a tutti e non solo a coloro che sono portatori di problemi. E questo in un’ ottica informativo-preventiva del disagio giovanile. 

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