Attualità

Scuola / Cultura | 04.04.2006 | 12:06

"Hallo auto": successo del progetto di educazione stradale per i ragazzi

Si avvia alla conclusione registrando un notevole successo il programma di educazione stradale "Hallo Auto" promosso dall'ACI e dall'Assessorato provinciale alla scuola italiana e che ha visto finora coinvolti oltre 200 alunni delle terze classi elementari delle scuole italiane. Uno degli ultimi appuntamenti con le esercitazioni e i lavori di gruppo si è tenuto oggi (martedì 4) nella sede di vigili del fuoco a Bolzano, presente l'assessora Luisa Gnecchi.

Un notevole impatto positivo tra i ragazzi e nelle scuole ha fatto registrare il programma "Hallo Auto", un'iniziativa che spiega agli alunni di 8 e 9 anni le nozioni base dell'educazione stradale, con dimostrazioni e lavori di gruppo. Il progetto promosso dall'Automobil Club Italiano di Bolzano in collaborazione con la Sovrintendenza scolastica italiana e finanziato dall'Assessorato provinciale alla Scuola in lingua italiana sta per concludersi e oggi (martedì 4) nella sede del Comando dei vigili del fuoco a Bolzano alcune classi di alunni, ciascuna di una trentina di bambini, hanno svolto le esercitazioni finali alla presenza tra gli altri dell'assessora provinciale Luisa Gnecchi.

"È importante impegnarsi nelle diverse sedi, tra cui la scuola, a costruire una nuova cultura della sicurezza stradale rivolta ai giovani, che in prospettiva possa contribuire anche a ridurre il numero degli incidenti", ha sottolineato l'assessora Gnecchi complimentandosi con organizzatori e soprattutto gli alunni protagonisti. Durante l'anno scolastico 2005/2006 hanno finora partecipato all'iniziativa oltre 200 alunni delle terze classi delle scuole elementari italiane, a cui si aggiungono i loro coetanei degli istituti tedeschi e ladini. Nella pratica è stato illustrato ai bambini di 8 e 9 anni - considerati tra gli utenti della strada più esposti ai rischi - il concetto di spazio di arresto dell'auto oltre alle nozioni base di educazione stradale. Concretamente ogni bambino in macchina ha avuto la possibilità di frenare personalmente fino all'arresto grazie a un pedale del freno collocato davanti al posto del passeggero.

 

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