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L’ass. Kasslatter Mur: “Da 35 anni artefici della nostra cultura”

“La prossima settimana ricorre il 60° anniversario dell’Accordo Degasperi-Gruber, fondamento della nostra autonomia. 35 anni fa, nell’ambito dell’applicazione del patto, è stato fatto un importante passo avanti politico culturale”: lo sostiene l’assessora alla Cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur riferendosi alla nascita, nel 1971, delle Ripartizioni Istruzione pubblica e Cultura in lingua tedesca e ladina ed Istruzione pubblica e Cultura in lingua italiana, quando prima esisteva una Ripartizione unica per i tre gruppi linguistici. “Si tratta”, così l’assessora definisce quell’evento, “di una decisione fondamentale per il mantenimento e lo sviluppo delle culture nella nostra provincia”.

L’accordo Degasperi-Gruber prevede esplicitamente la garanzia delle specificità culturali: “Si tratta”, spiega l’assessora alla Cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur, “di un passo fondamentale all’interno del documento: la tutela di una minoranza inizia infatti dalla tutela della sua cultura, perché è la cultura che crea l’identità da tutelare”. “Per questo”, aggiunge l’assessora, “l’interesse più grande di ogni minoranza è gestire autonomamente la propria eredità culturale, in tutte le sue forme”.

Per lo stesso motivo, l’assessora considera un importante passo avanti politico-culturale la suddivisione, nel 1971, della Ripartizione Istruzione pubblica e Cultura nelle due Ripartizioni Istruzione pubblica e Cultura in lingua tedesca e ladina ed Istruzione pubblica e Cultura in lingua italiana. Grazie a questa decisione, negli ultimi 35 anni si è potuto fare molto in ambito culturale, con il contributo di innumerevoli associazioni, organismi ed istituzioni che sviluppano e gestiscono giorno per giorno la cultura in Alto Adige. “Alle loro spalle”, sottolinea Kasslatter Mur, “moltissimi e moltissime sudtirolesi che si impegnano per la propria cultura”.

Al mantenimento e sviluppo del mondo culturale locale contribuisce ovviamente anche la mano pubblica. In questo senso, altre tappe fondamentali sono state la creazione della RAS, Radiotelevisione Azienda Speciale, e dell’Ufficio provinciale Beni culturali (entrambi nati nel 1975), dei musei provinciali (il primo nel 1976), dell’Istituto musicale (1977). Sono poi nate istituzioni culturali per tutti i gruppi linguistici, quali il Nuovo teatro comunale e l’Auditorium di Bolzano, nonché l’Orechestra Haydn. “Nei prossimi anni”, conclude l’assessora Kasslatter Mur, “è prevista infine la realizzazione della nuova sede del Museion e del Centro bibliotecario, altri importanti centri di cultura”.

MC