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Convegno sugli "Scenari futuri" delle scuole per l’infanzia in lingua italiana

“I nuovi scenari della scuola dell’infanzia“ è questo il titolo del convegno organizzato questa mattina dalla Sovrintendenza scolastica italiana, Circondario scuole dell’infanzia, presso l’Auditorium Haydn di Bolzano.

Convegno sugli "Scenari futuri" delle scuole per l’infanzia in lingua italiana

Al centro del convegno e degli interventi dei relatori di livello nazionale, Cesare Scurati e Franco Frabboni, il mondo delle scuole dell’infanzia a livello provinciale, il loro “stato di salute”, la formazione del personale e le prospettive di sviluppo, anche alla luce della riforma della scuola provinciale, che prenderà le mosse, nel corso dell’attuale legislatura, proprio dalle scuole per l’infanzia.

Secondo la vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, “Il convegno di oggi, che coincide con l’inizio del nuovo anno scolastico, è stato, anche e soprattutto, un’occasione per una riflessione sulla scuola dell’infanzia.

La riforma dell’istruzione e della formazione professionale in Alto Adige si attuerà partendo dalla scuola per l’infanzia. Per la prima volta la scuola per l’infanzia sarà parte integrante della legge organica di riforma. Con questo passo, ormai imminente, si supererà definitivamente la visione, che ha prevalso sino ad alcuni anni fa, di una scuola per l’infanzia con funzione “assistenziale” nei confronti della famiglia, per passare a pieno titolo ad un vero e proprio sistema di istruzione.

In questi anni tutto ciò è stato molto importante e presente all’interno delle scuole per l’infanzia di lingua italiana che si sono sicuramente caratterizzate molto anche per l’uso quotidiano della seconda lingua. In quest’ambito è stata proposta una serie di esperienze che si stanno consolidando, con la generalizzazione gratuita per tutti i bambini di 5 anni ed il contributo volontario dei genitori per i bambini di 3 e 4. Si tratta di una vera e propria impostazione di fondo delle scuole materne di lingua italiana, che mira a far provare ai bambini delle esperienze di apprendimento della seconda lingua nelle scuole materne tra i 3 ed i 6 anni.

Tutto ciò avviene in un contesto caratterizzato da un’ottima preparazione del personale e da strutture moderne, per molti versi all’avanguardia”.

Il convegno è stato anche l’occasione per un bilancio da parte dell’ispettore per le scuole dell’infanzia, Pio Galastri, che sta per andare in pensione.

Le scuole dell’infanzia della Provincia di Bolzano, secondo il dott. Galastri, hanno ormai elaborato una loro matrice ed identità pedagogica che le connota come parte integrante del sistema scolastico provinciale. Un dato questo importante per comprendere il rilievo della scuola per l’infanzia in provincia di Bolzano.

Grazie alle testimonianze di due tra i maggiori esperti di pedagogia a livello nazionale, appunto Scurati e Frabboni,  sono state identificare e trattate nel corso del convegno le linee di sviluppo della realtà  provinciale affinché essa sia sempre collegata a momenti di approfondimento pedagogico di alto livello.

Il convegno è stato, quindi, un momento di sintesi e di sviluppo per il futuro. Lo stato di salute della scuola per l’infanzia in provincia di Bolzano, rileva Galastri, è ottima; “Si tratta di una struttura in crescita, con personale altamente qualificato che ogni anno segue attività di aggiornamento. La normativa nazionale impone la laurea ed in questo ambito sono stati modificati i profili professionali sia dell’insegnante che dell’assistente.

Quest’ultima ha assunto la denominazione di  “Collaboratrice pedagogica”, con un cambiamento anche sostanziale della figura pedagogica di pari dignità professionale e didattica con l’insegnante. Le strutture sono moderne e fanno scuola anche all’estero, basti pensare che numerose commissioni internazionali vengono a visitare le nostre scuole per l’infanzia”.

FG

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