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Zingari, l'olocausto dimenticato: reportage al Centro di Formazione professionale a Bolzano

All'olocausto dimenticato di Rom e Sinti è dedicato il reportage, in forma di spettacolo, proposto martedì 23 gennaio al Centro di formazione professionale "L. Battisti" di Bolzano, in collaborazione con il Teatro stabile di Genova. Viene presentato "Zingari, l'olocausto dimenticato", di Pino Petruzzelli.

Più di 500.000 zingari sono stati uccisi nei campi di sterminio nazisti. Una storia dimenticata e raccontarla è un atto dovuto: così Pino Petruzzelli, che dopo i reportages in forma di spettacolo dedicati al Marocco, all'Albania, al G8 di Genova e al Messico, sta preparando una nuova serie di ritratti teatrali dedicati alla cultura Rom e Sinta. Da oltre un anno è in viaggio per l'Europa sulle orme dei popoli zingari attraverso Italia, Bulgaria, Albania, Francia, paesi dell'ex Jugoslavia e Turchia.

Il primo appuntamento è dedicato al genocidio degli zingari durante il nazismo, un genocidio che nasce dal pregiudizio e dal razzismo imperanti nella Germania degli anni Trenta. Ne è nato lo spettacolo "Zingari, l'olocausto dimenticato", che viene proposto a Bolzano martedì 23 gennaio alle 11.30 al Centro di formazione professionale "L. Battisti" di via S. Geltrude. L'iniziativa è della Formazione professionale italiana in collaborazione con il Teatro stabile di Genova, il Centro culturale "Primo Levi", la Regione Liguria. 

Il reportage di Pino Petruzzelli vuole essere un viaggio nella memoria alla scoperta di una pagina di storia che non trova spazio nei testi scolastici. Un genocidio dimenticato, dice l'autore, così come dimenticati sono stati i risarcimenti dovuti ai Rom e Sinti perseguitati durante il nazismo. La ricerca ricorda tra l'altro che nei vari processi contro i nazisti responsabili di crimini contro l'umanità, primo fra tutti quello di Norimberga, mai nessuno si preoccupò di sentire la testimonianza di uno zingaro: al processo di Gerusalemme, nonostante Eichmann si fosse dimostrato consapevole delle pratiche di deportazione degli zingari, il capo d'imputazione che riguardava questo argomento venne annullato. Nessun responsabile, racconta Petruzzelli, fu chiamato a rendere conto dello sterminio degli zingari.

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