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Allestita a Trieste la mostra del Touriseum “Orient all inclusive”

La mostra del Museo Provinciale del Turismo “Orient all inclusive – Un viaggio nelle terre di levante sulle orme dell’impero austro-ungarico” fa tappa a Trieste.

La mostra “Orient all inclusive – Un viaggio nelle terre di levante sulle orme dell’impero austro-ungarico” del Touriseum fa tappa a Trieste.

L’esposizione, organizzata nella città giuliana dalla Biblioteca Statale di Trieste, dal Forum Austriaco di Cultura a Milano e dal Touriseum, è stata inaugurata il 26 gennaio presso la Biblioteca Statale alla presenza del direttore del Touriseum, Paul Rösch, del coordinatore dei Musei Provinciali, Othmar Parteli, della direttrice del Forum Austriaco di Cultura a Milano, Stella Avallone, del curatore della mostra, Elmar Samsinger, del console generale austriaco, Eva Maria Ziegler, del presidente dell’Ente Musei Provinciali, Bruno Hosp e del direttore della Biblioteca Statale di Trieste, Marco Menato.

La mostra, in origine concepita per Castel Trauttmansdorff, è stata allestita a Trieste dai collaboratori del Touriseum, Ruth Engl e Oswald Bisello. L’esposizione “Orient all inclusive” è stata accessibile al pubblico al Touriseum dal 1 aprile al 16 luglio 2006. Non è casuale che questa mostra faccia ora tappa proprio a Trieste, infatti i piroscafi del Lloyd Austriaco salpavano dalla città portuale e facevano rotta per l’estremo Oriente.

“Orient all inclusive” fa conoscere ai visitatori il mondo esotico dell’oriente alla fine dell’Ottocento. Il piacevole viaggio parte da Vienna e tocca la Bosnia, la Turchia, la Palestina e infine le piramidi sul Nilo. Già a quei tempi, nelle agenzie di viaggio europee era possibile prenotare un viaggio “tutto compreso” che presentava le caratteristiche degli odierni pacchetti all inclusive.

Si partiva senza denaro contante per un viaggio variegato, perfettamente  organizzato, e si finiva in mondi costruiti appositamente per i turisti, distanti dalla quotidianità della gente del posto. Basti pensare che lo slogan pubblicitario di un’agenzia di viaggio dell’epoca prometteva  “L’Egitto senza egiziani”.

I moderni mezzi di trasporto, dall’Orient Express al Lloyd austriaco e al piroscafo sul Nilo, consentivano alle classi benestanti di viaggiare in modo confortevole. L’esposizione illustra anche la presenza dell’impero austro-ungarico in Oriente, attraverso i consolati e gli uffici postali aperti nell’Ottocento, in piena epoca coloniale, ai quali i viaggiatori austriaci spesso e volentieri si appoggiavano.

L’esposizione presenta degli oggetti esotici e particolari, dal casco  coloniale alla mini-farmacia da viaggio, dalla tessera del pellegrino al narghilè e al tappeto da preghiera, alle fotografie d’epoca e alle stampe raffinate.

FG