Attualità

In arrivo la rete degli audiviosivi sulla storia contemporanea dell'Alto Adige

Una rete per mettere a disposizione degli interessati materiale fotografico e audiovisivo sulla storia dell'Alto Adige. Il progetto, che in autunno sbarcherà anche su internet, è stato presentato questa mattina (mercoledì 2 maggio) dall'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur, e dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte.

Raccogliere e rendere accessibili al pubblico filmati, materiale fotografico ed audiviosivo riguardante la storia dell’Alto Adige. E' questo lo scopo principale della rete di prodotti audiovisivi costituita di recente dal Dipartimento beni culturali, famiglia e cultura tedesca in collaborazione con l’Istituto di storia dell’architettura e dei beni culturali dell’Università di Innsbruck. Il progetto, promosso dal "Curatorio per i beni tecnici culturali", sarà realizzato, dal punto di vista grafico, in collaborazione con la Scuola professionale per il commercio e la grafica "Gutenberg" di Bolzano.

Un gruppo di esperti del settore, guidati da Barbara Gabrielli del Curatorio, è al lavoro già da un anno per selezionare, digitalizzare e catalogare archivi e raccolte di particolare interesse storico, sociale e tecnico, al fine di renderle accessibili su internet. Sono numerosi, infatti, gli archivi pubblici e le collezioni private che custodiscono materiale di grande valore, che ora potrà essere riversato sulle tecnologie attuali. Il sito internet www.mediateca.bz.it, che sarà accessibile tra qualche mese, offrirà anche la possibilità di scaricare video- e audioclip originali. Il cuore del progetto resta comunque la banca-dati: i ricercatori sono attualmente al lavoro con l'archivio della giornalista Elisabeth Baumgartner, con l'archivio di Radio Ladinia degli anni '50, '60, '70 e '80, e con quello del regista meranese Mario Deghenghi.

L'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur, nel sottolineare l'importanza di aver creato una rete capace di conservare la memoria storica della nostra terra puntando anche sulle moderne tecnologie, ha spiegato che "l'accessibilità degli archivi non sarà riservata agli utenti interessati, ma dovrà essere utilizzata principalmente a scopi scientifici, didattici, formativi e museali".

mb