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Ricerca, più collaborazione in Alto Adige con la rete dell'area alpina

Come migliorare e rafforzare la collaborazione tra gli istituti di ricerca presenti sul territorio altoatesino. Questo l'obiettivo dell'incontro, promosso dall'assessore Otto Saurer, tra i rappresentanti di Lub, Eurac e Centro Laimburg. Accordo raggiunto sulla nascita di una rete dell'area alpina capace di dare nuovo e ulteriore impulso ai programmi di ricerca.

L'incontro, svoltosi nei giorni scorsi, ha messo attorno a un tavolo i rappresentanti delle più importanti organizzazioni altoatesine attive nel settore della ricerca: dalla Libera Università di Bolzano all'Eurac, passando per il Centro sperimentale Laimburg. L'obiettivo era quello di porre le basi per un rafforzamento della collaborazione fra i tre enti, e per una maggiore cooperazione nel sostegno a programmi ed attività dedicate a ricerca e innovazione. E c'è già un primo risultato concreto: tutte le parti coinvolte, infatti, si sono dichiarate concordi nel dare vita ad una rete dell'area alpina dedicata proprio alla ricerca e all'innovazione. Il primo settore interessato dal progetto dovrebbe essere quello delle energie rinnovabili, per il quale è previsto un piano a lungo termine che coinvolgerà tutti gli attori più rilevanti del mondo della ricerca, della formazione e dell'economia. L'iniziativa, organizzata dall'assessore alla formazione Otto Saurer e dal suo direttore di Dipartimento Günther Andergassen, si inquadra nell'ambito delle iniziative previste dalla legge provinciale sulla ricerca e l'innovazione del 2006, e dal piano pluriennale varato dalla consulta provinciale per l'innovazione.

mb