Attualità

Lingue già dalla scuola per l'infanzia

Undici scuole per l'infanzia di lingua italiana in Alto Adige mettono a disposizione delle famiglie un'offerta didattica curricolare in lingua tedesca quale seconda lingua. Il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini questa mattina, giovedì 21 gennaio, si è reso conto di persona di come essa sia strutturata presso la Scuola per l'infanzia "Biancaneve" in viale Trieste a Bolzano.

Unità strutturata di insegnamento di tedesco all'asilo Biancaneve alla presenza del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini (FOTO:USP/A.Pertl)

Si chiudono oggi, 21 gennaio, le iscrizioni alle scuole dell'infanzia provinciali. In ben 11 di quelle in lingua italiana, a Bolzano, Bressanone, Merano e Laives, sono presenti nell'organico 18 insegnanti di madrelingua tedesca che seguono i bambini nell'apprendimento in modo ludico della seconda lingua. I docenti vengono seguiti costantemente da esperti del settore didattico-pedagogico e frequentano regolamente iniziative di aggiornamento professionale. In tutte le scuole dell'infanzia di lingua italiana è attivo il progetto di seconda lingua " bilinguismo precoce", come spiega Renza Celli, Ispettrice per le scuole per l'infanzia dell'Intendesza scolastica italiana; nelle altre 47 scuole per l'infanzia insegnanti dell'Associazione Alpha Beta portano avanti il progetto e svolgono le  attività di bilinguismo precoce su incarico della Provincia.
Come ha detto il vicepresidente Tommasini, la scuola di lingua italiana si sta impegnando molto su questo fronte sostenendo una serie di progetti; in particolare nella scuola per l'infanzia vengono implementati progetti molto avanzati. Infatti, come testimoniano le esperienze raccolte e studi di esperti, è rilevante partire fin dalla più tenera età attraverso il gioco nell'apprendere la seconda lingua tedesco ed anche la terza lingua inglese. Per Tommasini costitutisce un obiettivo la formazione di cittadini plurilingui. In questa sfida è importante, però, come ha posto in evidenza, che vi sia un'alleanza fra i genitori, chiamati a seguire i propri figli svolgendo piccole attività linguistiche assieme a loro, la scuola e l'extrascuola.
Presso la scuola per l'infanzia "Biancaneve" il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, accompagnato dalla responsabile didattica del progetto, Irene Girotto, dell'Intendenza scolastica italiana, e dal direttore di Circolo, Gianfranco Cornella, si è potuto rendere conto di come sia strutturata l'offerta didattica di seconda lingua tedesco.
L'insegnante di tedesco, Alexandra Gruber, segue i bambini più grandi (di 5 anni) in cosiddette "unità strutturate"; due ore la settimana questo gruppo di bambini vive in modo giocoso un contatto linguistico intensivo con la lingua e la cultura tedesca in un'aula appositamente allestita e dotata di materiali vari. Gli incontri sono caratterizzati da momenti "ritualizzati" quali l'accoglienza in classe, l'appello svolti di volta in volta da un bambino diverso. Come spiega Irene Girotto, la lingua ritualizzata aiuta i bambini a consolidare il vocabolario favorendo, dopo l'interiorizzazione dei vocaboli, la produzione linguistica.
Inoltre, durante cosiddette "unità aperte" l'insegnate di seconda lingua entra nelle singole sezioni e tutti i bambini, dai 3 ai 5 anni, sono liberi di rapportarsi con lei, consapevoli che quell'insegnante parla tedesco (identità tra persona e lingua).
Il progetto linguistico così strutturato produce esiti soddisfacenti e si abbina all'educazione interculturale. La scuola per l'infanzia "Biancaneve", dotata di quattro sezioni con un'ottantina di bambini fra i quali un buona percentuale nati a Bolzano ma da famiglie provenienti da vari Paesi, vanta buone esperienze di inclusione, come ha riferito Gianfranco Cornella. 

SA

Galleria fotografica

La seconda lingua già nelle scuole per l’infanzia

L'Assessore Tommasini sull'importanza dell'apprendimento precoce delle lingue