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Collezioni rinascimentali a Bergamo - Conferenza il 7 maggio

A corredo della mostra "La luce del Rinascimento", in esposizione fino al 9 maggio, il Dipartimento cultura italiana organizza tre iniziative di approfondimento. La terza conferenza è dedicata al tema "Un itinerario fra le collezioni rinascimentali a Bergamo". Ne parlerà Rosella Lauber venerdì prossimo 7 maggio 2010, alle ore 18.00 al Centro Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano. Ingresso libero.

Il Rinascimento con alcuni dei suoi grandi protagonisti quali Botticelli, Donatello, Tiziano, Bellini, Foppa e Borgognone, fino al 9 maggio fa tappa a Bolzano con l'esposizione "La luce del Rinascimento" allestita in collaborazione con Museo "Accademia Carrara" di Bergamo presso il Centro Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano.

Come sottolinea il vicepresidente della Provincia e assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, la mostra si inserisce in una strategia di accesso alle eccellenze culturali da parte di sempre più larghe fasce di popolazione. “Vogliamo fornire a tutti gli strumenti per essere protagonisti dello sviluppo della nostra società" come prosegue l'assessore.
Per approfondire alcuni aspetti innovativi dell'arte rinascimentale il Dipartimento cultura italiana organizza tre conferenze tematiche.

Rosella Lauber, storica del'arte, docente di Storia dell'Arte Moderna all'Università IUAV, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, nella sua conferenza, in programma venerdì prossimo 7 maggio 2010, alle ore 18.00, presso il Centro Trevi a Bolzano proporrà il tema “Un itinerario fra le collezioni rinascimentali a Bergamo”. L’ingresso è libero a tutte le persone interessate.

Nel corso della conferenza l'esperta presenta le ricerche più aggiornate su aspetti e temi del collezionismo rinascimentale a Bergamo. Sono valutati gli esempi e l’influenza di grandi artisti le cui opere sono ospitate nelle “magnifiche” case di personaggi emblematici, a partire dalla fondamentale fonte cinquecentesca detta Notizia d’opere di disegno, il manoscritto autografo del patrizio veneziano Marcantonio Michiel. Come pone in evidenza la Lauber, "rinnovate indagini archivistiche, infatti, stanno implementando una nuova piattaforma di dati, analizzati criticamente e confrontati con quelli riferibili ad altri centri artistici dell’Italia settentrionale e centrale, in particolare Venezia e Firenze, e dell’Europa. Emergono così inediti elementi e riflessioni su presenze, viaggi e testimonianze; su mercati artistici, agenti e mediatori, sulla circolazione di beni, sui consumi materiali, e soprattutto su modalità e preferenze del collezionare nella Bergamo illuminata dalle ‘luci’ del Rinascimento".

SA