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Fase operativa per il progetto "Con Nuove Culture"

Il progetto “Con nuove culture” è entrato nella fase operativa; nei giorni scorsi nell’ambito di un’incontro formativo/informativo tenutosi al Centro Trevi a Bolzano con gli esperti Alessandro Bollo e Alessandra Gariboldi della Fondazione Fitzcarraldo di Torino si è parlato delle best practices italiane per avvicinare i migranti alla cultura locale e analizzato la trasferibilità delle strategie operative adottate nella pratica locale.

Con Nuove Culture - L'incontro con gli esperti della Fondazione Fitzcarraldo di Torino.

Il coinvolgimento dei cittadini nei processi culturali, secondo il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, è obiettivo fondamentale per la complessiva crescita culturale del territorio, di cui tutti sono chiamati ad essere protagonisti. “Su questa base – come ribadisce - ho voluto promuovere il progetto ‘Con nuove culture’, per favorire l’avvicinamento dei cittadini stranieri e la conoscenza da parte loro della cultura del territorio, così come la loro diretta partecipazione alla sua vita culturale: ciò significa creare opportunità e strumenti per implementare il dialogo interculturale e stimolare nuove consapevolezze identitarie nei cittadini, sia stranieri che autoctoni, attraverso la costruzione di conoscenze e memorie condivise, che facilitano la comprensione reciproca.”
L’incontro con gli esperti della Fondazione Fitzcarraldo, Alessandro Bollo e Alessandra Gariboldi, ha preso le mosse dagli elementi che troppo spesso vengono dati per scontati. Alessandro Bollo ha ricordato che “Diventare un pubblico significa superare barriere” e questo è tanto più vero per chi proviene da contesti linguistici e culturali diversi. Per arrivare a proporre dei progetti che siano veramente interculturali è necessario conoscere bene le comunità a cui ci si rivolge, coinvolgerle alla pari nelle proposte che le riguardano direttamente individuando il linguaggio giusto a tal fine e mirare alla continuità delle iniziative proposte.
La Fondazione Fitzcarraldo di Torino, occupandosi da circa 20 anni di ricerca, studi e formazione nel management e nelle politiche culturali è un osservatorio privilegiato di questi fenomeni.
Affrontando il tema del ruolo che devono giocare le istituzioni, gli esperti hanno suggerito l’individuazione di una via specificamente italiana rispetto a quelle sperimentate finora all’estero.
I partecipanti si sono mostrati particolarmente interessati alla presentazione delle best practices italiane che hanno coinvolto nello specifico musei, biblioteche, gallerie d’arte tra Modena, Bologna, varie località piemontesi, Roma, Bergamo, Milano, Reggio Emilia, in cui per ognuna sono stati messi in luce i punti di forza ma anche le criticità, particolarmente importanti in questo contesto di costruzione di esperienze. Tra le altre, è stata presentata la recente esperienza del Museo Archeologico, che in occasione della giornata internazionale ha proposto visite in albanese, arabo, bosniaco- serbo-croato, urdu ed hindi e schede in cinese, le lingue delle comunità più rappresentate a livello locale, avvalendosi di studenti e mediatori culturali. Nonostante l’uniformità nella promozione, le comunità hanno risposto in maniera differente.
Il prossimo obiettivo operativo è la stesura di una scheda per la raccolta di dati sui frequentatori delle strutture o iniziative rappresentate dagli aderenti al progetto, nell’ottica della conoscenza dei propri interlocutori migranti accanto a quella dei pubblici locali. Di pari passo si raccoglieranno le esperienze locali e una serie di dati sulla presenza dei migranti sul territorio, verificando anche il tipo di esigenze culturali degli stranieri. È prevista, inoltre, la realizzazione di un sito dedicato al progetto.
In questa fase iniziale di “Con nuove culture” si sta consolidando una rete di operatori che creando e gestendo in prima persona gli eventi potranno diventare moltiplicatori coinvolgendo di volta in volta altre strutture, associazioni, gruppi. Il ruolo del Dipartimento alla Cultura italiana è invece essenzialmente di coordinamento, informazione e documentazione.

SA

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