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Riforma delle scuole superiori, incontro con economia e parti sociali

Prosegue la serie di incontri degli assessori provinciali Sabina Kasslatter Mur, Christian Tommasini e Hans Berger per illustrare la proposta di riforma delle scuole superiori che entrerà in vigore a partire dall'anno 2011/2012. Oggi (7 ottobre) è stata la volta del mondo economico e delle parti sociali. Al centro della discussione il maggior peso che, in futuro, dovranno avere gli istituti tecnici.

La proposta definitiva di riforma delle scuole superiori verrà portata in Giunta provinciale poco prima della fine dell'anno, ma proseguono a pieno ritmo le consultazioni sulla bozza di legge con le parti sociali: oggi pomeriggio (7 ottobre) gli assessori Sabina Kasslatter Mur, Christian Tommasini e Hans Berger hanno incontrato gli esponenti delle categorie economiche e i sindacati confederali. "La formazione è la base su cui ogni ragazzo può costruire il proprio futuro - ha spiegato la Kasslatter Mur - questa riforma avrà un grande impatto sulla realtà economica e sociale della nostra terra, ed è per questo che vogliamo coinvolgere nella discussione il maggior numero di partner possibili". La riforma delle scuole superiori, che in Alto Adige verrà introdotta con un anno di ritardo rispetto al resto d'Italia, poggerà in ogni caso su tre pilastri: licei, istituti tecnici e formazione professionale.

Durante l'incontro odierno, i tre assessori hanno ricordato che nella distribuzione territoriale degli istituti verrà data più attenzione rispetto al passato alle competenze tecnologiche, matematiche e scientifiche. "L'obiettivo - ha aggiunto Chrisitian Tommasini - è riequilibrare il peso tra licei e istituti tecnici: vogliamo valorizzare e rendere più appetibili questi ultimi, che non devono più essere percepiti dalle famiglie e dagli studenti come scuole di serie B. Sarà fondamentale non solo l'orientamento, ma anche la qualità dell'offerta". Ricordando come l'istruzione sia uno dei pochi settori che, nel bilancio di previsione 2011, non sono è stato toccato dai tagli, l'assessore alla scuola italiana ha precisato che la riorganizzazione delle superiori prevede "un sostanziale mantenimento dei licei, un rafforzamento degli istituti tecnici e una razionalizzazione degli istituti professionali, che dovranno integrarsi in maniera sempre maggiore con la formazione professionale provinciale".

Gli unici interventi di ridimensionamento, infatti, dovrebbero riguardare alcuni indirizzi degli istituti professionali a Bolzano e Bressanone, uno dei quattro licei a Merano, nonchè il liceo scientifico e l'istituto tecnico a Vipiteno. "In quest'ultimo caso - ha sottolineato Tommasini - rimarrà comunque un biennio unitario "forte" che potrà sviluppare interessanti sinergie. Tutte le riorganizzazioni sono comunque state elaborate mettendo sempre al centro lo studente". L'assessora Kasslatter Mur ha concluso ricordando alle categorie economiche che "gli interventi di razionalizzazione puntano a creare centri di eccellenza in grado di offrire una formazione di alta qualità, a tutto vantaggio anche delle imprese".

mb