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Piano per riorganizzare la struttura amministrativa scolastica: nasce il Dipartimento unico

Dopo l’assunzione delle competenze sulla scuola, dopo la riforma dell’istruzione primaria e superiore, la Provincia compie ora il terzo passo verso il rinnovamento del sistema formativo in Alto Adige: la riorganizzazione della struttura dell’amministrazione scolastica. La nuova cornice unitaria e i nuovi Dipartimenti unici sono stati illustrati oggi (16 novembre) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dagli assessori competenti Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner. Resta salvaguardata l’autonomia delle scuole.

La presentazione del piano, con il presidente Durnwalder e gli assessori Mussner, Kasslatter Mur e Tommasini (Foto Pertl)

Il 2010 è l’anno della riforma delle scuole superiori, che in futuro poggeranno su tre pilastri: i licei, gli istituti tecnici e la formazione e istruzione professionale, attualmente gestiti in maniera separata dal punto di vista amministrativo. Per la prima volta, dunque, tutta l’offerta didattica riservata ai ragazzi sino ai 19 anni di età sarà regolamentata da leggi provinciali, che apriranno la strada ad una nuova e più unitaria gestione amministrativa del sistema scolastico e formativo. Dopo la riforma dell’istruzione primaria e superiore, l’ultimo passo da completare per una piena riorganizzazione – disciplinata con legge provinciale – è quello di adeguare l’amministrazione e la gestione del settore scolastico alla nuova cornice unitaria. Lo hanno ribadito a Palazzo Widmann il presidente Durnwalder e gli assessori competenti sull’istruzione illustrando lo specifico articolo contenuto nella legge finanziaria 2011, prossima al dibattito in Consiglio provinciale.

Attualmente il sistema scolastico e della formazione è frammentato: retto politicamente da quattro Assessori, con un’amministrazione suddivisa in tre Dipartimenti, tre Intendenze scolastiche, sei Ripartizioni, oltre una dozzina di uffici, tre istituti pedagogici e tre istituti per l’educazione musicale. “Con la riorganizzazione dell’amministrazione della scuola e della formazione – ha sottolineato Durnwalder – la Giunta provinciale punta a creare un sistema scolastico amministrativo snello, a ridurre i costi e semplificare le procedure .” Il Presidente ha ricordato che questa misura “vuole favorire anche la permeabilità tra le scuole, a beneficio degli studenti e dei genitori.”

Il principio base, ancorato allo Statuto di autonomia, della gestione in proprio dei singoli gruppi linguistici dei settori istruzione e cultura resta immutato e non viene toccato dalla riorganizzazione: in futuro l'ambito formativo all’interno di ciascun gruppo linguistico non potrà più essere frammentato sul piano politico o amministrativo. L’assessore alla scuola italiana Tommasini ha ricordato che “questo nuovo passo della riforma va nella direzione giusta, quella di creare una struttura più chiara, coordinata meglio in un unico Dipartimento. Un sistema entro il quale resta salvaguardata l’autonomia di ogni scuola, degli istituti musicali e della formazione professionale.” A livello di autonomia politica non viene sacrificata nessuna competenza primaria, bensì si crea un’amministrazione aggiornata ai nuovi sviluppi, ad esempio alle esigenze della maturità, che in futuro potrà venire offerta anche dalle scuole professionali provinciali ma che dovrà essere riconosciuta dallo Stato. Gli obiettivi restano chiari: favorire la semplificazione delle procedure ma nel contempo confermare la qualità dell’istruzione. 

L'assessore ladino Mussner ha preso lo spunto da una citazione ("quel che resta, deve cambiare") per ribadire la necessità di rompere alcuni tabú partendo dal Dipartimento unico per ciascun gruppo linguistico. "Vogliamo lavorare per rimodellare le unità organizzative riducendo i parallelismi tra uffici. I modelli organizzativi saranno elaborati con gli interessati", ha confermato l'assessora Kasslatter Mur. Non ci saranno licenziamenti, non si perderanno posti di lavoro: il piano prevede interventi nell'accorpamento di servizi amministrativi, eliminando i doppioni, e nei casi di pensionamento o trasferimento. Un primo effetto concreto, ha spiegato Kasslatter Mur, "sarà ad esempio l'eliminazione dei Consigli di amministrazione degli enti."

In sintesi gli interventi concreti della riorganizzazione amministrativa: vengono creati tre Dipartimenti provinciali all’istruzione e formazione, modellati sui tre gruppi linguistici, sotto il cui ombrello sono gestite tutte le strutture educative dell’Alto Adige che formano i giovani fino ai 19 anni di età. Con il 1° gennaio 2011 vengono sciolti i tre Istituti pedagogici, in qualità di enti, per essere accorpati ai tre Assessorati all’istruzione. Con il 1° settembre 2011, data in cui entra in vigore la riforma dell’istruzione superiore, i tre Assessorati assumono anche la gestione della formazione professionale. Già entro il 31 agosto 2011 la Giunta provinciale deve però elaborare – attraverso un regolamento di esecuzione – un modello organizzativo in grado di garantire l’autonomia funzionale, le specialità e le peculiarità della formazione professionale.

Con il 1° settembre 2012 tale passaggio si applica agli Istituti per l’educazione musicale: verranno sciolti come enti e transiteranno nel rispettivo Assessorato all’istruzione. In questo caso sono da considerare due particolarità: l’amministrazione degli istituti musicali all’interno dell’Assessorato sarà dotata di capacità di incasso e di spesa, vale a dire gestirà in proprio gli introiti derivanti dalle lezioni di musica. Inoltre una consulta appositamente costituita si occuperà di garantire anche in futuro il coinvolgimento delle grandi Associazioni musicali dell’Alto Adige e dei Comuni nell’organizzazione delle lezioni di musica a livello locale. In tal modo resta confermato il filo diretto con la pratica attuale.

"Il Consiglio provinciale - ha concluso Durnwalder - con una mozione aveva chiesto alla Giunta di presentare una proposta di riorganizzazione dell'amministrazione scolastica: ora mi aspetto l'approvazione di questo piano."

 

 

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