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Dalla Giunta: approvata la riforma delle scuole superiori italiane
La nuova scuola superiore in lingua italiana dell'Alto Adige ormai è realtà. La giunta provinciale, nel corso della seduta odierna (13 dicembre) ha dato il via libera alla riforma che entrerà ufficialmente in vigore a partire dall'anno scolastico 2011-2012. Da gennaio sino a marzo è prevista una massiccia campagna di informazione.
La riforma delle scuole superiori ha ottenuto oggi il definitivo via libera dalla Giunta provinciale. "Si è trattato di un percorso estremamente impegnativo - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e gli assessori competenti hanno fatto un grande sforzo per coinvolgere tutte le parti interessate ed arrivare ad una soluzione il più possibile condivisa. Sono convinto che i risultati saranno positivi". Gli studenti altoatesini che attualmente frequentano la terza media, e che dunque il prossimo anno passeranno all'istruzione superiore, sono circa 7mila, e le iscrizioni dovranno essere effettuate nel mese di marzo. "Per questo motivo - ha aggiunto Durnwalder - a gennaio partirà una massiccia campagna informativa rivolta a ragazzi, genitori e insegnanti, e dal 17 al 20 febbraio Bolzano ospiterà una fiera specializzata dedicata proprio all'orientamento scolastico alla luce della riforma".
Ricordando l'importanza della riorganizzazione di tutto il settore della formazione anche dal punto di vista amministrativo, con la creazione di una ripartizione unica, il presidente della Giunta provinciale ha poi illustrato alcuni dei passaggi della riforma, che sarà presentata più in dettaglio nel corso di una conferenza stampa in programma domani. Per quanto riguarda le scuole in lingua italiana, i cambiamenti rispetto al passato sono minimi, eccezion fatta per la cancellazione, a causa del ridotto numero di iscritti, del triennio di Vipiteno, dove da ora in avanti ci sarà un biennio comune per liceo scientifico e istituto tecnico per il settore economico. Con la riforma i licei in lingua italiana passano da 18 a 17, gli istituti tecnici restano 13, mentre per ciò che riguarda l'istruzione professionale gli istituti passano da 9 a 5, con l'aggiunta presso il "De Medici" di Bolzano di un istituto integrato con la formazione professionale nel settore sociale. Gli indirizzi, invece, passano da 24 (9 licei, 8 tecnici, 7 istruzione professionale) a 23 (8 licei, 10 tecnici più il biennio unitario di Vipiteno e 5 istruzione professionale). "La riforma - spiega l'assessore alla scuola italiana Christian Tommasini - è stata pensata mettendo al centro lo studente, ed è riuscita a raggiungere i propri obiettivi: il sostanziale mantenimento dei licei, il rafforzamento degli istituti tecnici e la razionalizzazione degli istituti professionali, che dovranno integrarsi in maniera sempre maggiore con la formazione professionale provinciale".
La Giunta provinciale ha anche approvato la distribuzione dei curricula e il nuovo contingente orario, che dovranno ora ricevere l'ok ministeriale da Roma. Per quanto riguarda il totale annuo delle ore, i licei italiani arrivano a quota 4.970 contro le 4.903 dei licei tedeschi e le 5.102 dei licei ladini. Negli istituti tecnici, invece, le ore annue, per gli studenti che frequentano le scuole italiane, saranno 5.109 a fronte di 5.003 ore nelle scuole tedesce e 5.106 ore in quelle ladine. Le differenze sono motivate dall'ora in meno settimanale nei bienni di licei e istituti tecnici tedeschi (per tenere conto del maggiore pendolarismo) e dalle due ore settimanali obbligatorie di ladino in licei e istituti tecnici ladini.
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mb
Le decisioni della Giunta Provinciale 13-12-2010
Il Presidente Durnwalder sulla riforma scolastica
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