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Riforma delle superiori, Tommasini: "Per la scuola inizia una nuova fase"

"Con l'approvazione da parte della Giunta provinciale della riforma delle superiori, inizia una nuova fase per la scuola altoatesina". Ne è convinto l'assessore provinciale Christian Tommasini che oggi (14 dicembre) ha presentato i passaggi chiave della riforma: "Siamo l'unica Provincia italiana che non ha fatto tagli - ha spiegato - e in più abbiamo creato il biennio unitario, il nostro fiore all'occhiello".

Gli assessori Tommasini, Kasslatter Mur e Mussner presentano la riforma delle scuole superiori

Il via libera della Giunta provinciale alla riforma della scuola secondaria di secondo grado in lingua italiana rappresenta la fine di un lungo percorso che, iniziato in primavera, ha coinvolto tutti gli attori del mondo della scuola. Il testo delle indicazioni provinciali per la definizione dei curricoli, infatti, è stato elaborato da circa 80 docenti coordinati dall'ispettore Paolo Lorenzi, mentre la proposta relativa ai quadri orari è frutto dell'opera di un gruppo di lavoro formato dai dirigenti scolastici. "E' stato un processo lungo - ha spiegato l'assessore Christian Tommasini - ma del quale dobbiamo essere orgogliosi. Essere riusciti a rinviare di un anno l'applicazione della riforma Gelmini ci ha consentito di lavorare sodo, e in maniera unitaria, per riorganizzare il nostro sistema scolastico salvaguardando le risorse e mettendo in campo un'offerta formativa all'altezza di una società in continua trasformazione come la nostra".

Proprio sulle risorse, rimaste invariate rispetto al passato, punta l'attenzione Tommasini: "Siamo l'unica provincia italiana a non aver effettuato tagli: nè al personale, nè ai fondi. La nostra priorità era creare un sistema più funzionale, efficace e qualificato, razionalizzando e migliorando l'offerta didattica; il tutto mettendo sempre lo studente al centro di tutto". La scuola italiana ha mantenuto nella sostanza l'offerta già presente sul territorio, integrandola però con alcune novità. La più importante, secondo l'assessore Christian Tommasini, è rappresentata dal biennio unitario: "Ritengo sia il nostro fiore all'occhiello, perchè consente di dare vita ad un vero e proprio "laboratorio della scelta", con molte discipline comuni in grado di permettere anche riorientamenti formativi meno traumatici per i ragazzi".

Per quanto riguarda i quadri orari, la media dei periodi di lezione varia dalle 35 ore settimanali dei licei alle 36 degli istituti tecnici. Il monte ore quinquennale per un percorso formativo di tipo liceale è di 4.958 ore, mentre nell'istruzione tecnica si tocca quota 5.100 ore. La riforma prevede inoltre una quota di "autonomia" pari al 20% del monte orario che le singole scuole possono utilizzare per promuovere progetti interdisciplinari e realizzare speciali curvature dei percorsi scolastici, ma solo con il via libera della Giunta provinciale. "Dopo il percorso di costruzione della riforma - ha concluso l'assessore Christian Tommasini - inizia la fase dell'informazione per insegnanti, studenti e genitori. La campagna partirà a gennaio, avrà il suo clou con la fiera specializzata in programma a Bolzano dal 17 al 20 febbraio, e metterà in campo anche un nuovo sito web che raccoglierà tutte le informazioni sull'offerta formativa delle scuole superiori in lingua italiana".

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mb

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I dettagli della riforma scolastica

L’Assessore Tommasini sulle linee guida della riforma per le scuole italiane

L’Assessore Mussner sulle linee guida della riforma per le scuole ladine