Attualità

Presentazione comune dei musei ladini delle Dolomiti

Presso la sede del Museo provinciale ladino a Castel Thurn a San Martino in Badia, il 13 agosto 2002, i direttori dei cinque musei della Ladinia hanno presentato una pubblicazione dal titolo "Alla scoperta della cultura ladina" che illustra le caratteristiche delle strutture museali.

Il "Museo Ladin de Fascia", il "Museum Ladin Ciastel de Tor", il "Museum de Gherdëina", il "Museo de Fodom" a Livinallongo e il "Museo de Ra Regoles" a Cortina hanno redatto un opuscolo in cui vengono presentati brevemente i musei della Ladinia. Oltre alle principali informazioni inerenti agli indirizzi e orari di apertura, viene offerta al pubblico una visita ai musei delle Dolomiti. Visitando uno dei 5 musei, il visitatore otterrà una riduzione del 10 per cento sull’ingresso agli altri quattro. A tal fine sarà sufficiente presentare alla cassa di ogni museo il talloncino allegato per la timbratura. La pubblicazione viene distribuita in tutti e 5 i musei della Ladinia.
Tramite la collaborazione dei suddetti musei s’intende pubblicizzare le tematiche espositive riguardanti appunto la storia e la cultura delle 5 valli ladine: Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo e Ampezzo. Ogni museo porta a conoscenza del visitatore, in modo individuale, gli usi e costumi, le particolarità nonché le caratteristiche della propria vallata. I musei nel loro insieme offrono un ampio spettro partendo dalla geologia delle Dolomiti, approfondendo la preistoria e la storia sino a giungere all’arte contemporanea. Non vengono trascurate le tematiche inerenti all’artigianato come tali la scultura lignea della Val Gardena, la pittura della Val di Fassa e la lavorazione della filigrana di Ampezzo.
L’idea di tale iniziativa è partita dal direttore del Museum Ladin Ciastel de Tor, Stefan Planker, con il fine di raggiungere una più stretta collaborazione tra i musei della Ladinia. Lo scopo, così Planker, non è esclusivamente quello di pubblicizzare i 5 musei nelle valli Ladine , ma anche quello di invogliare i turisti nel periodo della loro permanenza nelle Dolomiti a confrontarsi con la cultura e la storia ladina. Con ciò si vuole inoltre gettare le basi per una futura collaborazione per iniziative come mostre, convegni, pubblicazioni ecc.
L'opuscolo rappresenta pertanto un primo passo dei musei ladini verso una propaganda di una comune ed unica immagine. In secondo luogo ci si prefigge di instaurare un’adeguata collaborazione con l’Intendenza Scolastica Ladina. In particolar modo gli alunni delle scuole ladine avranno l’opportunità di avvicinarsi alla lingua e cultura della propria etnia.

SA