Attualità
Riforma delle superiori: nelle scuole italiane più iscritti negli istituti tecnici
Gli studenti complessivamente iscritti alle scuole italiane dell'Alto Adige nell’anno scolastico 2011/12 saranno circa il 3,5% in più rispetto all’anno scolastico che sta per chiudersi. L'incremento maggiore si verifica nelle scuole superiori, dove da settembre scatterà la riforma, con un 4,9% in più, di cui beneficiano in particolare gli istituti tecnici.
Le procedure per le iscrizioni sono terminate da alcuni giorni e l’assessore provinciale Christian Tommasini delinea un primo quadro degli iscritti alle scuole di lingua italiana nel prossimo anno: "La popolazione scolastica è in crescita e nel complesso viene confermato il trend in aumento già emerso dagli specifici studi ASTAT", osserva Tommasini.
Gli studenti complessivamente iscritti alle scuole italiane nel 2011/12, l'anno segnato dalla riforma del secondo ciclo di istruzione, saranno circa il 3,50 % in più rispetto all’anno scolastico che sta per chiudersi. L'incremento maggiore si verifica proprio nelle scuole superiori, con un 4,9% in più. Lo stesso trend leggermente positivo è confermato anche nei corsi di qualifica della Formazione professionale. Fermo restando che i dati risultano ancora provvisori, in quanto soggetti alle oscillazioni determinate dall’esito degli scrutini finali, si nota una leggera flessione delle iscrizioni ai licei, con corrispondente aumento degli iscritti agli istituti tecnici. In leggero aumento anche le iscrizioni in alcune sedi periferiche.
L'assessore Tommasini ricorda che nell'anno della riforma "l'impegno prioritario resta quello di garantire un sistema funzionale, efficace e qualificato, razionalizzando e migliorando l'offerta didattica; il tutto mettendo sempre lo studente al centro di tutto". Con la riforma dell'istruzione la scuola italiana ha mantenuto nella sostanza l'offerta già presente sul territorio, integrandola però con alcune novità. Una su tutte, il biennio unitario: "Una decisione fondamentale, perchè consente di dare vita ad un vero e proprio 'laboratorio della scelta', con molte discipline comuni in grado di permettere anche riorientamenti formativi meno traumatici per i ragazzi", conclude Tommasini.
pf