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Durnwalder: "Andreas Hofer, un uomo"

Il presidente della Provincia di Bolzano ha apprezzato il film sul "Sandwirt", presentato in prima assoluta ieri sera a Bolzano. "La pellicola", ha commentato Durnwalder, "lo descrive come un uomo che ha compiuto un'impresa, ma che, allo stesso tempo, aveva anche paure e debolezze." Soddisfatto anche l'assessore Hosp: "Non mi aspettavo una riproduzione così realistica dell'ultimo anno di vita dell'eroe sudtirolese."

"Non è il primo film sulla vita di Andreas Hofer, tuttavia è il primo che non lo glorifica, e che lo presenta invece per quello che era: un uomo che ha combattuto per la sua Patria ma che non era soltanto un eroe, un politico, un diplomatico, bensì anche un contadino, un albergatore, un padre ed un marito. Un uomo che ha trovato molte difficoltà sulla sua strada, che ha avuto anche paura, ma che ha combattuto per i propri ideali": si riaccendono le luci nella sala 1 del cinema Capitol a Bolzano, e questo è il commento a caldo del presidente della provincia Luis Durnwalder dopo aver assistito alla prima assoluta del film "Andreas Hofer - Dier Freiheit des Adlers". La pellicola del regista Xaver Schwarzenberger, sceneggiata da Felix Mitterer ed interpretata nel ruolo principale da Tobias Moretti, ha convinto il Landeshauptmann: "Il cofinanziamento della Provincia autonoma di Bolzano, che al pari del Land Tirol ha contribuito con 500 milioni delle vecchie lire, è risultato, alla luce del prodotto finale, ben destinato. Certo, in alcuni punti si è forse esagerato, ma sappiamo che ormai in ogni film bisogna inserire alcune scene d'amore che, in realtà, poco hanno a che fare con la storia in sè."

Al presidente della Provincia fa eco l'assessore Bruno Hosp, anch'egli, naturalmente, presente alla prima di ieri sera: "L'intensità di alcune inquadrature", commenta il responsabile provinciale della Cultura tedesca, "mi ha davvero colpito. Conoscevo già il regista ed alcune sue opere, ma non immaginavo che avrebbe reso in modo così realistico l'ultimo anno di vita di Andreas Hofer: Schwarzenberger è stato capace di tracciarne i momenti più alti e quelli più bui, presentando l'eroe sudtirolese nella sua completezza di uomo. Circondata da un alone di fanatismo appare invece la figura del padre cappuccino Joachim Haspinger, che risulta quasi un Bin Laden dell'epoca: è giusto però illustrare le cose come stavano, e non nascondere i lati bui della vicenda." Proprio questa caratteristica della pellicola, presentata alla presenza degli autori e degli attori principali, dei co-finanziatori della ORF e del Sender Bozen, e del produttore Michael von Wolkenstein - che ha più volte ringraziato la Provincia autonoma di Bolzano del suo contributo ed il Filmclub per l'ospitalità - la rende di particolare interesse per gli alunni delle scuole altoatesine. "Il nostro Ufficio Audiovisivi", spiega infatti l'assessore Hosp, "avrà a disposizione alcune copie in videocassetta, che verranno poi distribuite in prestito alle scuole."

"La visione sarebbe decisamente interessante anche per gli studenti delle scuole superiori di lingua italiana", commenta a questo proposito il dott. Aldo Boninsegna, collaboratore della Ripartizione Cultura italiana, da lui rappresentata alla serata di ieri - essendo l'assessore Luigi Cigolla ed il direttore di Ripartizione Antonio Lampis in ferie. "Al di là del giudizio tecnico sul film, che spetta agli esperti di cinematografia, l'operazione è da valutare in modo molto positivo, perchè permette di capire chi era Andreas Hofer. Sono molti gli altoatesini di madrelingua italiana che non ne conoscono la storia, e molti coloro che credono che fosse un avversario degli italiani. In realtà, come ben illustra la pellicola, egli era un oppositore del regime napoleonico. Sarebbe un bene che anche gli studenti delle scuole di lingua italiana si confrontassero con la sua figura e la sua storia, e questo film potrebbe essere di grande aiuto."

La prima bolzanina, alla quale non sono mancati numerosi cappelli piumati, in prima fila per assistere alle gesta del più famoso dei sudtirolesi, ha dunque soddisfatto i co-finanziatori della Provincia autonoma di Bolzano. Ora il giudizio spetta agli spettatori, che potranno vedere il film fino al 31 agosto al Filmclub di via dr. Streiter a Bolzano (ore 18.20 e 22.00), ed il 25 ottobre in prima serata (ore 20.20) sul Sender Bozen, la rete in lingua tedesca della RAI.

MC