Attualità

Bilancio positivo per il festival "Resistenze" 2011

"Il Festival delle Resistenze è stato un grande successo". Questo quanto afferma il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini a conclusione della manifestazione ringraziando le tantissime persone, fra cui molti giovani, che hanno partecipato attivamente a tutte le iniziative. Il Festival, come prosegue, ha dimostrato come si possa organizzare un evento di grande spessore culturale in un quartiere popolare. "È per noi un grande riconoscimento aver ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione. Per questo stiamo gia' pensando alla prossima edizione."

Intervento del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini ad una delle tavole rotonde di Resistenze 2011.

La Resistenza, nel suo valore storico di opposizione al nazifascismo, e nelle accezioni valide per la realtà attuale sono state al centro del Festival delle "Resistenze" l'iniziativa che il Dipartimento cultura italiana ha proposto alla popolazione tra due date simbolo, il 25 aprile Festa della Liberazione, ed il 1. Maggio, festa dei Lavoratori.
Nel corso  dei sette giorni della manifestazione il concetto "Resistenza" è stato declinato in sette modi diversi con riferimento ad altrettanti articoli della Costituzione ed all'attualità. Così, accanto alla Resistenza al nazifascismo (art. 1), resistere all'omologazione (art. 33), allo spreco (art. 9), alle discriminazioni (art. 3), all'oblio (art. 21), alla precarietà (art. 4) ed alle morti bianche (art. 36).
Come sottolinea Tommasini "Resistere è un pensiero e un agire caratterizzato dal coraggio civile di opporsi a fenomeni di ingiustizia e sopruso che vogliamo animi anche le giovani generazioni. È importante che gli elementi fondativi della società democratica indicati dalla Costituzione, al giorno d'oggi attualissimi, diventino un momento intergenerazionale e che siano maggiormente valorizzati e vissuti come propri dalle nuove generazioni."

In questa settimana piazza Matteotti a Bolzano è stata il quartier generale della manifestazione all'insegna della consapevolezza democratica, che ha fatto registrare un buon riscontro di pubblico; ogni giornata è stata seguita fra le 800 e le 1.000 persone accanto agli studenti delle scuole presenti alle iniziative programmate nelle ore del mattino ed ai giovani che hanno segutio il progetto formativo "Il Treno della Memoria" che a fine gennaio li aveva portati a visitare i lager di Auschwitz e Birkenau. La cittadinanza ha dimostrato molto interesse per le tematiche proposte negli appuntamenti del festival che hanno costituito un'occasione di prendere coscienza su argomenti rilevanti anche per lo sviluppo futuro dell'Alto Adige. Altro aspetto emerso, i cittadini sono tornati a vivere la piazza quale luogo di eventi culturali di livello. 
Molto seguite le proiezioni al Filmclub (circa 110 persone a serata) del video sulle donne della Resistenza, sul quartiere napoletano di Scampia, e sulla situazione nello stabilimento della Fiat a Pomigliano d'Arco.
Successo anche per le Tavole rotonde, che, pensate per gli addetti ai lavori, hanno visto un'adesione più ampia.
Appassionante si è rivelata la sfida letteraria "Per un pugno di libri" fra i ragazzi del Liceo classico "Carducci" e quelli del Liceo scientifico "Torricelli" arbitrata da Paolo Mazzuccato. Gli studenti  si erano preparati sul libro “I piccoli maestri” di Luigi Meneghello (partigiano, accademico e scrittore 1922-2007), romanzo di formazione nel quale l’esperienza della guerra di Resistenza si trasfigura, da drammatico contesto storico-politico in scenario di avventure nel quale i protagonisti raggiungono la propria maturazione sentimentale e culturale. La sfida è stata vinta dai ragazzi del "Carducci" ai quali sono andati in premio cinquanta volumi.
Alla kermesse hanno partecipato personalità di spicco fra i quali Silvio Barbero, vicepresidente di “Slow Food”, Gabriele Tagliavento, architetto ed urbanista, Luca Mercalli, climatologo e metereologo, Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore, Andrea Segrè, ideatore di LastMinuteMarket, Don Aniello Manganiello, detto don della mafia, artisti quali Paolo Rossi, comico e attore teatrale.
Chiusa la prima edizione del Festival delle Resistenze già si pensa ad un nuovo appuntamento per il prossimo anno.

 

 

SA

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