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Lettura in italiano e in ladino sul mitico Regno dei Fanes il 21 settembre

La Società Dante Alighieri-Comitato di Bolzano assieme all’Istitut Ladin Micurà de Rü organizzano una serata di letture in italiano ed in ladino per presentare il romanzo "Aurona, el pais de l'or e de la lùmes" incentrato sul mitico Regno dei Fanes. Appuntamento per mercoledì 21 settembre 2011, alle ore 18.00, nella Sala di rappresentanza del Comune, in vicolo Gummer 7 a Bolzano.

Mercoledì 21 settembre, alle ore 18, nella Sala di rappresentanza del Comune, in vicolo Gummer 7, a Bolzano, verrà presentato il libro "Aurona ovvero el pais l'or de la lùmes", scritto da Nicola Dal Falco e commentato da Ulrike Kindl, docente di germanistica all'Università Ca' Foscari di Venezia e massima esperta di miti ladini.
Ne parleranno Giulio Clamer, presidente del Comitato di Bolzano della Dante Alighieri, Leander Moroder, direttore dell’Istitut Ladin “Micurà de Rü” e la professoressa Ulrike Kindl.
Sarà anche l'occasione per una lettura pubblica di Aurona, sia in italiano, sia in ladino gardenese, a cura di Leander Moroder. La lettura sarà inoltre resa più suggestiva dalla proiezione di foto scattate per l'occasione da Markus Delago e Max Moroder.

Il racconto, pubblicato dalla stamperia privata Ampersand di Verona, è al tempo stesso uno dei capitoli di un prossimo libro sulla caduta del Regno di Fanes. "Le contìe ladine di cui Aurona è un esempio – spiega Ulrike Kindl - non conoscono la differenza tra 'fiaba' e 'leggenda', ma raccontano semplicemente storie vere sull'immaginazione fantastica e storie fantastiche sul sublime concetto di verità, storie inventate su verità storiche e storie tramandate su avvenimenti leggendari".

"La lingua e la cultura ladina – sottolinea da parte sua Giulio Clamer, presidente della Dante Alighieri, organizzatore dell’incontro insieme all’Istitut Ladin Micurà de Rü - sono belle come le Dolomiti che le ispirano. Quindi pensiamo al ladino come ponte fra le due identità confinanti, quella tedesca e quella italiana, ma anche come lingua di un popolo orgoglioso e fiero di sè".

"L’Istituto Ladino “Micurà de Rü" – precisa infine Leander Moroder – guarda con interesse e sostiene il progetto di una completa rivisitazione del ciclo di Fanes, e speriamo che questo aiuti a far vedere i ladini per quello che sono, cioè quanto rimane degli antichi abitanti delle Alpi Orientali, una popolazione a sè stante, portata da sempre, dagli eventi e dai luoghi, a confrontarsi con chi li circonda".

USP