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Capitale europea della Cultura 2019: presentato il documento di candidatura

La marcia di avvicinamento di Venezia e del Nordest a Capitale europea della cultura 2019 ha vissuto oggi (10 novembre) un'altra tappa importante: il documento di candidatura è stato approvato dai soci fondatori e presentato a Cà Farsetti.

La crescita del territorio in un rapporto ideale tra cultura ed economia: questo in sintesi il tema della candidatura con cui Venezia, il territorio del Nordest e l'Alto Adige si proporranno per diventare Capitale europea della cultura nel 2019. L’annuncio è stato dato oggi a Venezia dal sindaco Giorgio Orsoni, anche nella sua veste di presidente del Comitato dei soci fondatori per la candidatura, dal coordinatore del comitato scientifico, Innocenzo Cipolletta, dal direttore di candidatura, Maurizio Cecconi, alla presenza dei rappresentanti delle varie istituzioni tra cui la Giunta provinciale. Per l'Alto Adige ha partecipato la direttrice del Dipartimento cultura italiana Katia Tenti, che presiede il Consiglio direttivo dei soci fondatori dove figurano anche Comune di Venezia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Provincia di Venezia.

Il documento di candidatura è stato illustrato da Cipolletta che ha ricordato la necessità di ritrovare un rapporto stretto tra economia e cultura per riavviare la crescita in un Paese che non può fare concorrenza alle economie emergenti, ma deve investire nella cultura per essere competitivo. "Se non c’è crescita economica – ha evidenziato Cipolletta – non c’è cultura e viceversa". Ora inizieranno i passaggi per condividere le tematiche del progetto con le moltissime realtà territoriali, in modo che vi sia la più ampia partecipazione; si arriverà quindi alla presentazione vera e propria della candidatura, che sarà vagliata nel 2013 da una giuria composta da 13 membri.

Il documento di candidatura - 13 cartelle che spiegano le ragioni, il tema, le dimensioni e la piattaforma del progetto, nonché il percorso e le linee di programma - è centrato sulle tematiche che identificano il possibile rapporto tra cultura e imprese, economia, sviluppo, formazione, lavoro, in un’ottica di partecipazione e comunicazione dei caratteri dell’ampia area interessata. I partecipanti alla presentazione hanno concordato sul fatto che la macroarea del Nordest sia un territorio ricco di particolarità e di elementi distintivi che ne fanno già da solo un pezzo di Europa.

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