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Calendario scolastico: voto contrario degli assessori del gruppo italiano

Gli assessori del gruppo italiano hanno votato contro alla delibera approvata oggi dalla Giunta Provinciale sul calendario scolastico. In particolare l’assessore alla scuola italiana Christian Tommasini ha votato negativamente per il mancato accoglimento di alcuni dei punti ritenuti fondamentali. Di seguito le motivazioni del voto.

Le modifiche apportate al testo presentato dall’Assessora Kasslatter Mur non sono state ritenute, infatti, sufficienti da Tommasini per poter esprimere un voto a favore.

Se da un lato costituisce certamente un importante passo avanti il fatto che sia stata tolta la settimana aggiuntiva a giugno e sia stata accolta la possibilità di deroga per le scuole superiori senza la clausola del “salvo maggiori costi”, d’altra parte la Giunta non ha accolto le proposte di Tommasini in merito alle scuole medie.

“Per la scuola italiana era importante la deroga sia per le scuole superiori che per le scuole medie. Mentre per le scuole  superiori la possibilità di fare lezione sui 6 giorni settimanali è stata ottenuta, per le scuole medie  è stato accolta solo una norma transitoria per Bolzano. Rimane aperto, invece, il problema per alcuni Comuni come Merano che rischia di avere fra le altre cose anche difficoltà strutturali a mettere a disposizione le mense.”

Sulla decisione della Giunta Provinciale ha pesato anche la posizione dei Comuni interessati, in particolare il fatto che solo il Comune di Bolzano abbia sostenuto la deroga in sede di Consorzio dei Comuni, mentre il Comune di  Merano risulta abbia votato a favore della proposta Kasslatter Mur.

“Anche se alcuni punti importanti sono stati accolti - così Tommasini -  il mio giudizio é rimasto complessivamente negativo. Non escludo peraltro che su un punto come quello della maggioranza qualificata dei Consigli d'Istituto qualche scuola possa fare ricorso e vincerlo. A mio avviso infatti la delibera su questo punto è in contrasto con la legge provinciale sugli organi collegiali”.

SA