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Calendario scolastico e orari di lavoro, primo incontro tra assessori e sindacati
L'impatto del nuovo calendario scolastico, che prevede l'inizio anticipato dell'anno e la settimana corta con 5 giorni di lezione, sull'orario di lavoro degli insegnanti. Questo il tema al centro dell'incontro fra gli assessori Kasslatter Mur, Tommasini e Mussner, e le organizzazioni sindacali. Al via in tempi rapidi la trattativa sull'adeguamento delle normative.
La settimana corta a scuola, varata a fine gennaio dalla Giunta provinciale, continua a far discutere. Dando seguito ad una mozione approvata dal Consiglio provinciale, l'esecutivo di Palazzo Widmann ha elaborato una proposta che prevede l'inizio anticipato dell'anno scolastico (nel 2012 si partirà il 5 settembre) e una settimana articolata su 5 giorni di lezione con possibilità di arrivare a 6 giorni per le scuole superiori in caso di voto con maggioranza qualificata del consiglio d'istituto, e l'opzione di una proroga biennale per le scuole medie della città di Bolzano. L'incontro di oggi (9 febbraio) fra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e gli assessori competenti Sabina Kasslatter Mur, Christian Tommasini e Florian Mussner, ha rappresentato la prima tappa del percorso, che proseguirà già nelle prossime settimane, che dovrà portare all'adeguamento della normativa sugli orari di servizio degli insegnanti. "Confidiamo in una soluzione rapida della vicenda - ha spiegato la Kasslatter Mur - per fare in modo che tutto sia pronto in tempo e che il prossimo anno scolastico possa avere inizio senza intoppi organizzativi".
Dal canto loro, i sindacati hanno espresso le proprie perplessità circa l'aumento dei carichi di lavoro per gli insegnanti, che con il nuovo calendario passeranno da 34 a 35 settimane lavorative nel corso dell'anno. "Le unità didattiche annuali, e dunque le ore di lavoro globali, resteranno le medesime di adesso - ha ribadito l'assessore Kasslatter Mur - ma saranno spalmate su un arco temporale più lungo e, di conseguenza, l'orario settimanale risulterà ridotto. Per quanto riguarda le scuole materne resterà tutto come prima per chi frequenta le sezioni a tempo prolungato, mentre chi ha scelto l'orario tradizionale terminerà le lezioni il venerdì in anticipo". I rappresentanti degli insegnanti hanno chiesto la proroga di un anno della delibera per poter preparare al meglio il passaggio al nuovo sistema, mentre l'assessore alla scuola italiana Christian Tommasini ha ribadito la propria posizione sull'argomento sottolineando anche "la possibilità che si presentino problemi tecnici di applicazione della riforma".
mb