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Capitale della cultura 2019 spiegata ad Appiano: fino al 30 aprile il museo mobile

Prosegue sul territorio la presentazione della candidatura dell’Alto Adige con il Nordest a Capitale europea della cultura nel 2019: fino al 30 aprile fa tappa ad Appiano il container itinerante, una sorta di museo mobile che illustra alla popolazione – attraverso una mostra con video, mappe, foto e testi – il significato e le positive ricadute che accompagnano un territorio designato per un intero anno capitale della cultura. Successo ieri (10 aprile) della serata pubblica dedicata al Lussemburgo, capitale europea 2007.

La serata di "19x19" nella sede della Miele Italia ad Appiano (Foto Pertl)

Dopo le tappe di Bolzano, Bressanone e Postal, quarto appuntamento ieri sera (10 aprile) ad Appiano, con 19x19, il tour dell’Alto Adige in 19 tappe promosso dalla Giunta provinciale per sensibilizzare sulla candidatura dell’Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura nel 2019. Attraverso il contanier-museo e gli incontri pubblici sul territorio, operatori culturali, imprese (la serata è stata ospitata nella sede della Miele Italia) e cittadini sono invitati a fare squadra e sostenere la candidatura verso il traguardo del 2019. Ogni tappa di 19x19 corrisponde ad un focus specifico su una precedente Capitale della cultura, spiegata anche attraverso un container-museo. Ad Appiano è stata la volta della regione di Lussemburgo, che nel 2007 ha ospitato il grande evento europeo.

I 19 eventi del tour "19x19" sul territorio altoatesino si sviluppano lungo tutto il 2012 e parte del 2013 con l’obiettivo di rafforzare la capacità della macroarea Nordest di funzionare come sistema e di far diventare la società protagonista del progetto. La linea guida infatti è "partire dal basso", quindi coinvolgere i cittadini, le realtà culturali, le istituzioni, gli imprenditori, gli enti locali, le università e le fondazioni. Ad Appiano il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini ha parlato di Alto Adige come "territorio unico per specificità culturali e elementi distintivi che ne fanno un ponte tra area mitteleuropea e mediterranea. È certamente più complesso candidare un territorio vasto, ma questo modello di sviluppo è una ricchezza per tutti perché crea un circolo virtuoso tra cultura, impresa e ricerca. La sfida della candidatura è una grande opportunità di crescita non solo culturale."

La serata ha insistito quindi sulla necessità di avviare una sorta di grande partnership tra pubblico e privato per unire i territori e le proposte in una grande rete culturale e quindi in una candidatura forte nella corsa al traguardo del 2019. A spiegare cosa significa essere Capitale europea della cultura, con tutte le ricadute, sono intervenuti ad Appiano Robert Garcia, direttore di Lussemburgo 2007, Laura Graser, coordinatrice dei programmi per i giovani di Lussemburgo 2007, e Thierry Wunsch, direttore dell'area marketing e responsabile per il coordinamento con le aziende per Lussemburgo 2007. Hanno raccontato la loro esperienza – in particolare il coinvolgimento dei giovani – e fornito gli strumenti di paragone con il processo che l'Alto Adige ha deciso di intraprendere assieme a Venezia e al Nordest.

Il container-museo resta aperto al pubblico fino al 30 aprile in piazza Weber Tyrol ad Appiano, vicino alla biblioteca. Fa conoscere il programma proposto da Lussemburgo per presentarsi all'Europa: pannelli, testimonianze e materiali di repertorio illustreranno gli eventi e i risultati ottenuti. Nel container i visitatori dell’Oltradige trovano uno sguardo panoramico sulla città, sui suoi luoghi di interesse e sul programma con cui si è presentata all'Europa. Pannelli, testimonianze e materiali di repertorio illustreranno gli eventi di maggior interesse e i risultati ottenuti da Lussemburgo.

 

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