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Tommasini "Svolta decisiva per le certificazioni ed il plurilinguismo nelle scuole italiane"
L’assessore Christian Tommasini ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, le iniziative realizzate nelle scuole di lingua italiana nel campo delle certificazioni e dei potenziamenti linguistici. Presenti alla conferenza stampa anche la sovrintendente scolastica, Nicoletta Minnei, il suo vice, Renzo Roncat, e l’ispettore scolastico Franz Lemayr.
“Negli ultimi anni il numero delle certificazioni linguistiche effettuate nelle scuole di lingua italiana ha fatto registrare un vero e proprio salto di qualità e questo conferma che il lavoro fatto in questi anni va nella giusta direzione” con queste parole l’assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua italiana, Christian Tommasini, ha espresso la propria soddisfazione per i risultati ottenuti nel campo delle certificazioni e dei potenziamenti linguistici.
Ed in effetti i dati illustrati oggi nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Widmann parlano da soli e lasciano intravedere una vera e propria svolta per quanto riguarda l’atteggiamento del gruppo linguistico italiano nei confronti dell’apprendimento della seconda lingua, ma anche dell’inglese e del francese.
La certificazione linguistica è, in sostanza, un attestato formale, con valore internazionale, del livello di conoscenza di una lingua, rilasciato da un ente certificatore riconosciuto.
La certificazione linguistica è quindi lo strumento di identificazione e di riconoscimento ufficiale delle competenze d’uso di una lingua straniera moderna, che stabilisce in maniera pubblica e oggettiva che cosa una persona “sa fare” in quella lingua.
Dopo il riconoscimento dell’equipollenza delle certificazioni linguistiche, rilasciate ad esempio dal “Goethe Institut” per quanto riguarda la lingua tedesca, vi è stato un vero e proprio boom delle iscrizioni a queste certificazioni che sono riconosciute oltretutto a livello internazionale.
Per quanto riguarda il tedesco sono attualmente 49 le scuole di lingua italiana, di ogni ordine e grado, compresi gli istituti paritari, che effettuano le certificazioni. Per comprendere appieno la svolta avviata in questo campo è sufficiente notare che tali istituti nel 2009 erano solamente 11.
Per quanto riguarda la lingua inglese il numero degli istituti è passato dai 19 del 2011 agli attuali 40. Mentre nel 2009 gli alunni iscritti alle certificazioni linguistiche (per le lingue tedesco, inglese e francese) erano solamente 322 quest’anno il loro numero ha raggiunto le 1259 unità.
“Uno degli obiettivi principali della legislatura era quello di realizzare un salto di qualità nell’apprendimento della seconda e della terza lingua” ha sottolineato Tommasini “poiché solamente cittadini e giovani bi- e trilingui possono avere una marcia in più nel mondo del lavoro e nel contempo sentirsi cittadini a pieno titolo di questa terra. Il plurilinguismo è quindi a tutti gli effetti un importante elemento di cittadinanza.
Una forte spinta è venuta dalle famiglie e da parte della politica è quindi giunto un sostegno ad un’esigenza profonda e diffusa tra la popolazione di lingua italiana. La certificazione linguistica rappresenta quindi una verifica importante e concreta del definire la correttezza dell’impegno sinora investito nel campo dell’apprendimento linguistico delle nuove generazioni”.
Questo processo muove i suoi primi passi già nell’asilo con l’apprendimento ludico della seconda lingua e prosegue quindi nei vari ordini di scuola allo scopo di stimolare nei giovani la voglia e l’entusiasmo nei confronti dell’altra lingua, intesa come un veicolo di comunicazione importante con l’altro gruppo linguistico.
Altri strumenti fortemente sostenuti ed incentivati da parte del Dipartimento sono in primo luogo l’anno in L2, i soggiorni trimestrali in Germania e naturalmente i gemellaggi con le scuole parallele in lingua tedesca.
L’anno in L2 prevede in sostanza l’inserimento di pochi studenti di lingua italiana nelle parallele classi di lingua tedesca alo scopo di consentire a coloro che scelgono questa esperienza di essere in una situazione di “full immersion”. Dal 2003 al 2012 121 studenti di lingua italiana hanno frequentato un anno nella scuola di lingua tedesca e nell’anno che sta per concludersi sono stati complessivamente 28.
Sono invece una cinquantina i giovani che hanno partecipato a soggiorni-studio trimestrali in Germania nel corso del quarto anno delle scuole secondarie di II grado. Le destinazioni comprendono 24 località distribuite tra la Baviera ed il Baden-Württemberg in 25 istituti (24 Gymnasium ed una Realschule). Il periodo va dal 17 settembre sino al 7 dicembre.
I gemellaggi rappresentano il settore più evoluto visto che nel corso dell’anno scolastico 2011/12 i gemellaggi hanno coinvolto complessivamente 118 scuole provinciali (62 primarie, 27 secondarie di I grado, 24 secondarie di II grado e 5 scuole professionali) con quasi 3000 alunni.
Il gemellaggio, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa l’intendente scolastica per le scuole di lingua italiana, Nicoletta Minnei, coinvolge le coppie di scuole in una vera e propria sperimentazione in materie e tematiche di comune interesse come, ad esempio, l’educazione alla salute, l’animazione teatrale e l’educazione ambientale. Le scuole e quindi le singole classi condividono, in pratica, una parte del loro percorso formativo.
FG