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Dibattito sulla politica culturale, Tommasini: "Alto Adige terra ponte in Europa"

"L'Alto Adige diventi una terra ponte in Europa, puntando su una cultura in grado di produrre ricchezza e qualità di vita". Questi le linee strategiche illustrate ieri sera (20 giugno) dall'assessore Christian Tommasini nell'incontro con il mondo della cultura. Durante l'acceso dibattito, Tommasini ha difeso le scelte degli ultimi anni, sottolineando che "nonostante i tagli, i contributi alle associazioni sono rimasti pressochè invariati".

L'intervento dell'assessore Christian Tommasini durante l'incontro con il mondo della cultura italiana

"Vogliamo che l'Alto Adige non diventi una piccola patria etnica, ma una terra ponte fra culture diverse". Lo ha annunciato ieri il vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini illustrando le linee di indirizzo strategiche del suo Assessorato. "Per farcela dobbiamo puntare con ancora più forza sul plurilinguismo - ha spiegato Tommasini - nonchè sulla pari dignità tra cultura italiana, tedesca e ladina, che possono arricchirsi a vicenda. La cultura deve essere messa al centro del progetto di sviluppo della società perchè è in grado di produrre ricchezza: dal punto di vista economico con le imprese culturali, ma anche dal punto di vista della qualità di vita. E' dimostrato, infatti, che chi partecipa ad eventi culturali gode di una maggiore benessere". In quest'ottica, secondo l'assessore alla cultura italiana, si inquadrano tutte le iniziative messe in campo dal 2009 in avanti: dai festival come Upload, Liberamente e Resistenze, ai progetti sugli alpini, sul barocco e sul rinascimento, senza dimenticare i progetti per le lingue (volontariato, Hocus&Lotus, ecc.) e quelli nei quartieri di Bolzano.

Poi è stata la volta dei numeri, delle cifre. "Dal 2009 in avanti - ha sottolineato Christian Tommasini - abbiamo dovuto fare i conti con bilanci provinciali sempre più magri. I tagli, che comunque nella cultura sono stati inferiori rispetto ad altri settori, si sono concentrati soprattutto sull'attività diretta, ovvero sui progetti direttamente portati avanti dagli uffici provinciali, che nel giro di quattro anni sono stati quasi dimezzati. I fondi a disposizione delle associazioni e delle cooperative, infatti, sono rimasti pressochè invariati, e nel 2012 hanno toccato quota 2.381.300 euro, praticamente lo stesso livello del 2009". Incalzato dalle domande dei partecipanti all'incontro, Tommasini ha difeso le scelte compiute dal proprio Assessorato, in maniera particolare per quanto riguarda il sostegno alle cooperative. "Si tratta di una forma di impresa culturale che merita rispetto - ha spiegato - e che punta a far crescere le professionalità in questo settore. Il mondo dell'associazionismo e del volontariato puro continuerà ad essere sostenuto, ma ritengo che serva un nuovo patto fra gli operatori del settore: una guerra tra associazioni e cooperative non serve a nessuno".

Tra i grandi progetti per far diventare l'Alto Adige terra ponte fra culture diverse, Christian Tommasini ha naturalmente citato la partecipazione dell'Alto Adige alla candidatura del Nord-Est a capitale europea della cultura 2019. "E' una grande occasione che dobbiamo cogliere - ha sottolineato l'assessore - e può rappresentare la chiave per sviluppare ulteriormente la società altoatesina in un'ottica plurilingue e pluriculturale. Mi preme precisare che i fondi destinati alla candidatura sono aggiuntivi al bilancio (600mila euro nel 2011, 380mila nel 2012), e dunque non vanno ad intaccare in alcun modo i contributi alle associazioni e alle cooperative. Anzi, tra breve partirà un nuovo bando di idee che ci auguriamo possa coinvolgere il numero maggiore possibile di soggetti".

mb

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L'Assessore Tommasini incontra le associazioni e le cooperative culturali

L'Assessore Tommasini illustra le linee strategiche nel "settore cultura"

L'Assessore Tommasini spiega il sostegno della Provincia al "settore cultura"

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