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Racconto e autobiografia utili nella formazione degli adulti

Di come il racconto e l'autobiografia tonino utili nella formazione degli adulti e possano essere impiegati quale "metodo" di insegnamento hanno riflettuto e discusso assieme ad esperti nazionali ed internazionali un centinaio di partecipanti nell'ambito della Giornata dell'educazione eprmanente 2012 "Una valigia piena di storie" tenutasi venerdì scorso, 28 settembre 2012, presso l'Accademia Cusanus a Bressanone.

Gli assessori provinciali Christian Tommasini (centro) e Sabina Kasslatter Mur (dx) nonché il direttore della Ripartizione Cultura ladina, Alexander Prinoth (sx), hanno preso parte alla Giornata dell'educazione permanente 2012 a Bressanone

L'obiettivo della Giornata dell'educazione permanente 2012 era quello di creare stimoli per l'attività educativa, di illustrare la molteplicità dei metodi narrativi e di presentarne le concrete applicazioni. L'iniziativa organizzata dagli Uffici per l'educazione permanente delle Ripartizioni Cultura italiana e tedesca, si rivolgeva in primo luogo agli operatori delle agenzie educative e dei comitati di educazione permanente, ai collaboratori delle biblioteche, ed ai docenti.
Anche gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur nonché il direttore della Ripartizione Cultura ladina, Alexander Prinoth, hanno preso parte all'iniziativa.
Dagli interventi è emerso come racconto e autobiografia siano utili nella formazione degli adulti. In particolare per Kathrin Gschleier i metodi narrativi nell'attività formativa sono particolarmente efficaci sia nella trasmissione dei saperi che nello svliluppo delle singole personalità; le storie, infatti, riescono a far affiorare l'inconscio del singoloche, grazie ai metodi narrativi, viene rielaboarato e compreso.
Martha De Chiusole nel suo intervento, illustrando il progetto "Autobiografia" che segue da alcuni anni presso l'UPAD, ha messo in evidenza come ogni memoria abbia valore per ricostruire il paesaggio della storia sia personale che collettiva. 
Gli esiti del metodo narrativo applicato in organizzazioni ed imprese è stato illustrato nella relazione di Karin Thier.
Matteo Rubatscher, guardia del Parco naturale Fanes Senes Braies, ha parlato delle leggende ladine, espressione dell'identità di un popolo.
Nel corso della giornata è stato presentato il progetto "Biblioteca vivente" realizzato dal Centro Multilingue della Ripartizione Cultura italiana della Provincia; i libri di questa biblioteca sono persone in carne ed ossa, provenienti sia dall'Alto Adige che dall'estero, hanno risposto alle domande dei "lettori" sul confronto con altre culture e contesti e ruoli diversi.
Un'altra esperienza presentata è stato il progetto "Suoni d'epoca" dell'agenzia di educazione permanente "Musica blu" che ha implementato un'attività di animazione musicale per persone ospiti nelle Case di riposo, nei Centri lungodegenti e nelel sale di quartiere; attraverso la rievocazione di canzoni e brani musicali i partecipanti vengono indotti a tracciare la loro autobiografia personale e collettiva e, attraverso il ricordo delle emozioni vissute, a provarne di nuove.
La manifestazione ha proposto tre workshop incentrati sui temi "Bilancio di competenze", "Autobiografia nell'apprendimento" e "Storytelling". 
I lavori della Giornata dell'educazione eprmanente 2012 sono stati chiusi da Lucia Piva, direttrice dell'Ufficio educazione permanente della Ripartizione Cultura talina e da Hansjörg Auer, dell'Uffico sviluppo del personale della Provincia, che hanno invitato i partecipanti ad utilizzare ed applicare nel proprio contesto i metodi narrativi dell'autobiografia. 

SA

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