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Il ministro Giannini a Bolzano: "Plurilinguismo punto di forza"

È iniziato dal Liceo Pascoli di Bolzano, il tour del ministro all’istruzione Stefania Giannini per illustrare al mondo della scuola italiana il progetto denominato "La Buona Scuola – Facciamo crescere il Paese", ascoltarne le proposte e gli stimoli per la crescita. "Il plurilinguismo - ha spiegato il ministro - è il punto di forza del modello altoatesino".

Il ministro Stefania Giannini nell'aula magna del Liceo Pascoli di Bolzano

"Ci serve una buona scuola" ha esordito il ministro Giannini questa mattina nell'aula magna del Liceo Pascoli "perché l'istruzione è l'unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l'unica risposta alla nuova domanda di competenze espresse dai mutamenti economici e sociali" e per avere una buona scuola il Governo ritiene sia necessario il coinvolgimento di tutti gli elementi che compongono il sistema scolastico nazionale, gli studenti, i docenti ed i genitori.

Uno degli strumenti per avviare questo dialogo fattivo tra il Ministero ed il territorio è rappresentato appunto da queste cosiddette giornate di ascolto che vogliono privilegiare, come è avvenuto questa mattina a Bolzano la voce degli studenti, le loro istanze, le loro esigenze così come quelle dei loro docenti e familiari.

Ed in effetti quella di questa mattina per il ministro Giannini è stata una vera e propria full immersion nella realtà scolastica altoatesina,già a partire dall'esordio dell'incontro che ha visto seduti allo stesso tavolo con il ministro i tre intendenti scolastici provinciali responsabili per le scuole die tre gruppi linguistici, rispettivamente Nicoletta Minnei, Peter Höllrigl e Roland Verra.

I tre responsabili della scuola altoatesina hanno illustrato, in maniera molto concisa ma efficace, al ministro Stefania Giannini gli aspetti più qualificanti ed i punti di forza della scuola altoatesina, caratterizzata, pur nelle diversità delle tre strutture tra loro autonome, da un forte impegno verso il plurilinguismo, un'apertura verso l'esterno, la società, un sistema aperto ed accogliente che si fa carico del crescente numero di alunni con background migratorio, presenti in percentuali più alte (dal 9 al 26%) nelle scuole di lingua italiana, attento ad un costante contatto con il mondo del lavoro locale per facilitare l'inserimento sociale ed occupazionale dei giovani e caratterizzato, per quanto riguarda le scuole professionali di lingua tedesca dal sistema duale che privilegia uno stretto rapporto tra teoria e pratica.

Attualmente circa il 40% dei giovani di lingua tedesca frequenta le scuole professionali provinciali ed a fronte di 13.000 studenti iscritti alle scuole superiori tedesche ben 9.500 frequentano le scuole professionali (2.700 dei quali come apprendisti di I livello).

Analoghi concetti sono stati espressi dall'intendente ladino, Roland Verra, che ha posto un particolare accento sull'importanza del sistema scolastico delle valli ladine per garantire la vita culturale di questo gruppo linguistico che rappresenta circa il 5% della popolazione locale.

Quella che è emersa dalla sintetica descrizione dei tre intendenti scolastici è una scuola altoatesina viva, ricca di stimoli, aperta alle nuove sfide del mondo del lavoro, particolarmente  orgogliosa della propria autonomia e delle conquiste raggiunte negli ultimi decenni.

Nel suo intervento il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, ha sottolineato che la nostra provincia può essere considerata una sorta di "palestra della convivenza", ma la convivenza non è un concetto fisso ed immutabile "Va conquistata e ribadita di giorno in giorno perché nulla di quanto è stato raggiunto di questo valore fondamentale può essere considerato come definitivamente acquisito".

In questo senso, secondo Spagnolli, "L'autonomia provinciale va vista come un patrimonio da tutelare, come una sperimentazione che può essere allargata anche ad altre realtà per delineare un futuro migliore per la società nel suo complesso".

Il ministro Stefania Giannini, dopo un breve indirizzo di saluto in lingua tedesca, ha quindi illustrato nel dettaglio le finalità del progetto "La Buona Scuola" che prende appunto le mosse da Bolzano e prevede una serie di appuntamenti in tutta Italia. Un progetto ritenuto fondamentale dal Governo in quanto la scuola viene vista come punto fondamentale di ripartenza per il Paese.

Non a caso, ha aggiunto, il Governo intende stanziare un miliardo di euro a favore dell'istruzione, nell'ambito di una visione che vede in primo luogo una rivalutazione del ruolo dell'insegnante che deve tornare ad essere un asse portante dell'intero sistema formativo italiano. Ed ha quindi aggiunto "Le competenze acquisite dai nostri giovani devono essere in grado di consentire loro l'inserimento nel mondo del lavoro".

A questo scopo deve essere potenziato il progetto scuola-lavoro, anche con il convinto coinvolgimento delle piccole e medie imprese, 300 milioni di euro sono stati stanziati per la "rivisitazione dei laboratori" e saranno previste almeno 200 ore annue di stage nelle imprese.

Un apprezzamento particolare è stato espresso dal ministro Giannini riguardo al potenziamento del plurilinguismo portato avanti dal sistema scolastico provinciale, definito "Un punto di forza fondamentale anche a livello europeo per favorire l'inserimento dei nostri giovani nel  mercato del lavoro".

Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti della Consulta degli studenti, Jacopo De Zulian, Julian Nikolaus Rensi e Sara Frenademetz, dei presidenti delle tre consulte dei genitori, Giuliana Boischeri, Kurt Rosanelli ed Ivana Peristi, di Sandro Fraternali in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, dei rappresentanti dei docenti e dei dirigenti scolastici ed infine degli studenti.

Per ulteriori informazioni informazioni sul progetto "La Buona Scuola":www.labuonascuola.gov.it.

FG

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Il ministro Giannini a Bolzano: "Plurilinguismo punto di forza"

L'Assessore Tommasini illustra i dettagli dell'incontro con il Ministro Giannini

Il Ministro Giannini elogia la scuola altoatesina

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