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Esposta al Palazzo Mercantile di Bolzano preziosa tela restaurata di Eugen Blaas

L'assessore ai Beni culturali Bruno Hosp e il presidente della Camera di Commercio Benedikt Gramm hanno presentato al Palazzo Mercantile di Bolzano la pregevole opera realizzata da Blaas nel 1863, di recente sottoposta a restauro. "San Valentino predica ai reti", questo il titolo della tela, resterà in esposizione permanente nella sede bolzanina.

Una delle tele ad olio più grandi fra quelle presenti in Alto Adige, "San Valentino predica ai Reti" di Eugen Blaas (Albano 1843-Venezia 1931, primogenito del pittore tirolese Karl Blaas e docente all'Accademia Belle arti di Venezia), viene esposta al pubblico presso il Palazzo Mercantile di Bolzano.

Si tratta di un'opera datata 1863 - con dimensioni 8,24 m x 3,60 m - e ospitata fino a 25 anni fa nella Chiesa di San Valentino della parrocchia di Maia a Merano. Tolta e arrotolata nel 1978 a causa dei lavori di ristrutturazione della chiesa, l'opera, restaurata a spese della Provincia autonoma di Bolzano, ritrova ora finalmente una collocazione in pubblico grazie all'impegno dell'assessorato provinciale ai Beni culturali e del Soprintendente Helmut Stampfer e alla disponibilità della Camera di commercio ad esporre il grande dipinto, concesso in prestito.

Oggi l'assessore provinciale ai Beni culturali Bruno Hosp e il presidente della Camera di Commercio Benedikt Gramm hanno presentato l'opera e illustrato le fasi del restauro, durato tre mesi circa, che ha permesso tra l'altro di eliminare i pericoli dell'ossidazione e della muffa. Non si è trattato di un'operazione invasiva, in osservanza della corrente etica del restauro che impone di sottoporre l'opera solo agli interventi effettivamente necessari alla sua salvaguardia. Il dipinto appariva offuscato da uno strato di vernice alterata, ingiallita e ingrigita e da numerose lacune.
La restauratrica Attilia Todeschini ha lavorato con resina termoplastica per consolidare gli strati pittorici e con stucco a cera-resina per riempire gli spessori poco elevati.  

Nella stessa sala di Palazzo mercantile sono esposti quattro quadri di Albert Stolz e undici documenti donati da due famiglie bolzanine.

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