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Giornata lingua madre, Achammer e Mussner: "Lingua chiave della cultura"

In occasione del 21 febbraio, Giornata della Lingua Madre, gli assessori provinciali Achammer e Mussner ricordano come la madrelingua sia il presupposto imprescindibile per consolidare le proprie cultura e tradizioni. Da qui la necessità in una terra multilingue come l'Alto Adige di mantenere viva la cura della lingua e la consapevolezza del suo valore.

La Giornata Internazionale della Lingua Madre, proclamata dall'Unesco nel 1999, si celebra in tutti gli Stati membri il 21 febbraio dall'anno 2000. Nel 2015, pertanto, ricorrono i suoi 15 anni. L'obiettivo è quello di promuovere e preservare la diversità e il multilinguismo linguistici e culturali quali patrimonio comune dell'umanità. Delle oltre 6.000 lingue parlate in tutto il mondo, quasi la metà rischia di scomparire entro la fine del secolo. In Alto Adige, nel frattempo, vengono parlati circa 150 idiomi. Ogni lingua è portatrice di un patrimonio culturale e va salvaguardata.

L'incentivazione all'apprendimento e cura della madrelingua per l'assessore provinciale alla scuola e cultura tedesca e all'integrazione Philipp Achammer costituisce un presupposto ed assume sempre maggiore rilevanza per lo sviluppo di un solido bi- e plurilinguismo, che sono imprescindibili nel mondo globalizzato attuale. 
La consapevolezza della propria madrelingua e la sua cura e trasmissione ai posteri sono i presupposti per sviluppare la consapevolezza e la solidarietà nei confronti della lingua e della cultura degli altri. È importante che i figli dei cittadini altoatesini con background migratorio imparino le lingue della provincia dove vivono, italiano e tedesco, ma è anche altrettanto opportuno che imparino la loro madrelingua, come sostiene l'assessore Achammer.

L'assessore provinciale alla scuola e cultura ladina Florian Mussner coglie laricorrenza della Giornata della Lingua Madre per far presente come la lingua sia la chiave della cultura e come la cura della madrelingua sia di assoluta importanza per il mantenimento delle lingue delle minornaze linguistiche, da un lato per il rafforzamento dell'identità culturale, dall'altro per veicolare alle generazioni future la propria storia e le proprie tradizioni. La lingua ladina - così l'assessore Mussner - è il patrimonio di maggior rilievo della minoranza ladina ed è assolutamente importante per essa viverla e usarla quotidianamente. La minoranza linguistica ladina in Alto Adige, come ricorda Mussner, gode di una tutela particolare e può contare su istituzioni proprie, scuole e programmi formativi, che si occupano in modo scientifico della lingua, dell'istruzione scolastica e della cultura ladina, costituendo così dei supporti rilevanti ed irrinunciabili per la salvaguardia delle peculiarità culturali e linguistiche.   

SA