Attualità

Tommasini: "Urzì non faccia campagna elettorale sulla testa dei bambini!"

Tommasini: "Il candidato sindaco, Alessandro Urzì, si schiera in una presa di posizione su un Facebook, per la separazione etnica dei bambini. E' costruendo un'antipatica polemica sui bambini che il consigliere regionale e provinciale, inizia la sua campagna elettorale come candidato sindaco del centrodestra a Bolzano".

"Urzì" afferma  Christian Tommasini, nella sua veste di assessore provinciale alla scuola "non trova di meglio che prendersela con un presunto calo di bambini nella scuola dell'infanzia italiana. Una presa di posizione inopportuna,  ma soprattutto errata nei contenuti.

Infatti gli ultimi dati delle iscrizioni ci dicono che nella scuola dell'infanzia di lingua italiana avremmo l'anno prossimo piu' iscritti rispetto a quest'anno: 12 bambini in più a Bolzano, con un incremento di 120 bambini a livello provinciale.

Questo è un importante segnale di riconoscimento, da parte delle famiglie, dell'impegno della scuola italiana verso il bi/trilinguismo a partire dalla scuola per l'infanzia. Inoltre non si perderanno  posti di lavoro. Ci potranno essere meri spostamenti di funzione come e' naturale che sia. 

L'organico delle scuole dell'infanzia in particolare è sempre stato salvaguardato, e non ha subìto negli anni alcuna perdita.  Fra le centinaia di sezioni che abbiamo, la ridefinizione  del numero di sezioni in una singola scuola  è spesso compensata dall'aumento in un'altra, e comunque il numero di bambini e' complessivamente in crescita."

Tommasini pone poi l'accento su come sia positivo che sezioni tedesche e italiane collaborino e siano vicine, invece che distanti e separate.

"Se in una nostra scuola si apre una sezione tedesca questo e' importante per la convivenza. Capisco che invece Urzi sia per la separazione netta. Rivendico di puntare sul bi e trilinguismo a partire dalle scuole per l'infanzia. Su questo continueremo a lavorare con determinazione, fatta salva la libertà delle famiglie di iscrivere i propri figli nella scuola che vogliono".

FG