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Conflitto 2014-1914: Al via il percorso approfondimento musicale 3.06

Prende il via mercoledì 3 giugno 2015, ore 18.00, al Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, con la Conferenza del musicologo Marco Uvietta dal titolo"Conflitto e sublimazione: il Quatuor pour la fin du temps, 1941, di Olivier Messiaen", il percorso musicale di approfondimento della mostra Conflitto 2014-1914 realizzata per "Nel Cerchio dell'arte".

Il nuovo percorso "Musica e conflitto" fa parte programma di percorsi interdisciplinari di approfondimento tematico abbinato alla nuova edizione di "Nel cerchio dell'arte", "Conflitto 2014-1914" che prende spunto dall'anniversario del Primo Conflitto Mondiale per una riflessione complessiva sul tema del conflitto nell'arco temporale di un secolo. Il percorso è stato predisposto grazie alla collaborazione degli uffici del Dipartimento Cultura italiana della Provincia con il Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Per l'approfondimento musicale delle tematiche legate alla Prima Guerra Mondiale sono state scelte, tra le varie composizioni, tre grandi opere di altrettanti grandi compositori del Novecento, Olivier Messiaen, Alban Berg e Igor Stravinsky. Il primo appuntamento (03.06.2015) è curato dal musicologo Marco Uvietta dell'Università di Trento, mentre i due successivi (24.06 e 08.07.2015) dal Conservatorio di musica Monteverdi di Bolzano.

Mercoledì 3 giugno 2015, ore 18.00, al Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, il percorso di approfondimento prende il via con la conferenza del musicologo Marco Uvietta dal titolo"Conflitto e sublimazione: il Quatuor pour la fin du temps, 1941, di Olivier Messiaen". L'esposizione sarà intercalata da esecuzioni musicali dal vivo a cura di musicisti del Conservatorio di musica Monteverdi di Bolzano: Giorgia Alessandra Brustia (pianoforte), Giorgia Gnesetti (clarinetto), Ayumi Tovazzi (violino) e Roberto Trainini (violoncello). L'ingresso è libero a tutte le persone interessate.

Composto da Olivier Messiaen in condizioni di estrema privazione nel campo di prigionia di Görlitz (Polonia) fra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941, il "Quatuor pour la fin du temps", diversamente da molte opere di guerra, sublima il vissuto autobiografico e il sentimento d'orrore in vivide immagini apocalittiche, avulse dalle dimensioni umane di tempo e luogo. Un estremo atto di dignità umana e di speranza che dissolve la storia nell'assoluto, l'espressione individuale in pura arte, ma allo stesso tempo risponde direttamente, senza rimozioni, all'eterno quesito sul senso della violenza, del conflitto, della guerra.

Marco Uvietta (Bolzano, 1963), musicologo e compositore, è docente di Musicologia e Storia della musica all'Università di Trento. Dal 2000 al 2010 ha diretto la collana fondata da Luciano Berio "Opere Documenti Orientamenti del Novecento musicale" (Accademia Nazionale di S. Cecilia/Ricordi). Dal 2000 al 2014 è stato responsabile della redazione scientifica dell'edizione critica delle opere di Vincenzo Bellini (Ricordi).
È autore di numerose composizioni eseguite da prestigiosi interpreti, oltre che di saggi sull'opera italiana dell'Ottocento e sul Novecento. Ha pubblicato una serie di saggi sul linguaggio musicale di Luciano Berio. Ha curato l'edizione critica della "Messa da requiem" di Giuseppe Verdi per Bärenreiter-Verlag (2014). Sta lavorando all'edizione critica della "Straniera" di Bellini che verrà pubblicata nel 2016 da Ricordi.

Giorgia Alessandra Brustia è titolare della cattedra di Pianoforte principale presso il Conservatorio "Claudio Monteverdi" di Bolzano, svolge un'intensa attività didattica per prestigiose associazioni musicali ed è sovente invitata a far parte della giuria di concorsi pianistici nazionali ed internazionali.

Giorgia Gnesetti, diplomata in clarinetto, consegue la laurea triennale e poi biennale al Conservatorio "Claudio Monteverdi" di Bolzano. Collabora con molte formazioni italiane e straniere.

Ayumi Tovazzi, diplomata al Conservatorio "Claudio Monteverdi" di Bolzano, si sta perfezionando in violino con Alina Komissarova (ex spalla della Royal Danish Orchestra) e in quartetto d'archi con Andrea Repetto. È invitata regolarmente ad esibirsi in formazioni cameristiche e orchestrali.

Roberto Trainini (Bari, 1975), si è affermato come violoncellista solista e in formazioni da camera. Vincitore di numerosi premi. Fondatore nel 2006 del Sestetto d'Archi di Amburgo e nel 2014 del Monteverdi Cello Octet, è docente di violoncello presso il Conservatorio "Claudio Monteverdi".

Info: Centro Trevi - tel. 0471 300980
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SA