Attualità
Arriva la legge sulle attività culturali: nuove misure e partecipazione
Ampliare il panorama di strumenti di finanziamento e di beneficiari, garantire un testo organico, ridurre la burocrazia: sono tra gli obiettivi della nuova legge provinciale sulla promozione della cultura, firmatari gli assessori Christian Tommasini, Philipp Achammer e Florian Mussner, approvata ieri sera (16 luglio) dal Consiglio provinciale.
La nuova legge sulle attività culturali consolida il valore della cultura, che aiuta la crescita civile, permette a chi frequenta eventi culturali di rispondere meglio alle sfide della società e favorisce la cooperazione tra culture diverse. "Una legge importante - sottolinea l'assessore Tommasini - perché cultura e formazione sono al centro dello sviluppo sociale ed economico. Assieme abbiamo costruito un testo snello, che fissa le linee di indirizzo e riconosce la pluralità culturale in Alto Adige." Tommasini ricorda che con questa legge "gli assessori non firmano più i contributi, ma definiscono gli obiettivi, in primis aumentare la partecipazione dei cittadini: per questo va sostenuto il tessuto associazionistico di volontariato ma nello stesso tempo vanno garantiti percorsi con alcuni grandi partner, con chi professionalmente si impegna per il progresso culturale come ad esempio l'editoria." La nuova legge, osserva ancora Tommasini, "amplia la gamma degli strumenti di sostegno e introduce la possibilità di un finanziamento pluriennale in casi specifici, che garantisce sicurezza nella programmazione delle attività culturali."
Molteplici e ben definiti gli obiettivi della legge: fornire un testo chiaro e sintetico a quanti operano nel settore culturale; raccogliere e integrare in un unico testo organico varie disposizioni disseminate in sette leggi provinciali e abolire leggi ormai superate; ancorare il diritto all'espressione e alla partecipazione culturale nonché riconoscere la promozione della cultura come investimento pubblico; ampliare la cerchia dei beneficiari ammessi riconoscendo, come operatori culturali, precise aree selezionate dell'economia creativa; sostenere volontari, associazioni ma anche le attività professionali (case editrici, spettacoli dal vivo, cinema); rivalutare le consulte culturali, assegnando loro una funzione di consulenza negli indirizzi generali di politica culturale.
Nell'ottica della semplificazione voluta dalla Giunta, aggiunge l'assessore Tommasini, "la nuova legge prevede una riduzione della burocrazia sia in fase di domande che di rendicontazione." Inoltre la legge autorizza la Provincia a costituire fondi di garanzia per facilitare l'accesso al credito da parte delle organizzazioni e per incentivare l'occupazione giovanile, compresa la possibilità di concedere agli artisti contributi, sussidi e sussidi di qualificazione, anche sulla base di bandi. Infine viene regolata la procedura nei casi in cui la Provincia intenda ricorrere a sponsorizzazioni per iniziative educative e culturali.
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