Attualità

Circolo La Comune: Nessun intento denigratorio della Ripartizione Cultura

Rispondendo alle affermazioni del Circolo La Comune diffuse con proprio comunicato inviato ai media il 12 novembre 2015, il direttore della Ripartizione Cultura italiana della Provincia, Antonio Lampis, afferma che: "Non vi è alcun intento denigratorio da parte della Ripartizione cultura, che anzi, in passato ha valorizzato il lavoro culturale del Circolo La Comune".

"La capacità di proposta culturale del Circolo", quindi, - come prosegue il direttore della Ripartizione Lampis - è sempre stata riconosciuta e ci sarebbero state diverse vie per continuare a espletarla, con migliore garanzia del denaro pubblico, solo che è stato negato incomprensibilmente ogni dialogo.

Va detto che un nostro compito importante è anche quello di tutelare l'affidamento di compagnie ed abbonati e l'immagine positiva che gode il sistema amministrativo locale nel territorio nazionale. Non pare possibile in questa provincia gestire stagioni importanti a fronte di una situazione contabile non chiara. Non vi è alcun altro scopo nel dare, in piena serenità, all'opinione pubblica le misurate informazioni che chiede, anche in considerazione del clamore che lo stesso Circolo ha sempre alimentato su ogni faccenda relativa alla contribuzione pubblica.

Attualmente il sistema dello spettacolo opera ovunque in condizioni di difficoltà e le informazioni devono essere chiare. Al Circolo La Comune la Provincia ha chiesto una riorganizzazione ed una sistemazione dell'ampio debito. Per farla occorre una pausa operativa. Si è trattato di una decisione presa in accordo con consulte, avvocatura e i funzionari degli Uffici competenti. Non ha quindi senso personalizzare come tenta di fare nel comunicato del 12 novembre.

Pensare di poter finanziare una rassegna di spettacolo a condizione che nemmeno una data cambi è inconcepibile , se si conosce il sistema della spettacolo dal vivo. Per tale ragione la sinergia tra Comune e Provincia, raggiunta con grande impegno di uffici e politici, era importante. Pertanto non ci sono processi di piazza né attacchi a persone , ma solo una necessaria informazione su una organizzazione migliorabile per l'interesse pubblico nel segno di una costante e necessaria trasparenza, come richiedono le leggi e la società civile di questi tempi.

Ci si augura sempre il ritorno ad un dialogo più sereno".

 

SA