Attualità
Festival delle Resistenze: collaborazione con la Formazione professionale
Nell’ambito del Festival delle Resistenze il collettivo teatrale di Milano “Generazione disagio” proporrà domenica 24 aprile, alle ore 21, in piazza Matteotti lo spettacolo dissacrante “Dopodiché stasera mi butto”. L’evento è realizzato in collaborazione con Area Formazione professionale italiana e Teatro Stabile di Bolzano.
Il Festival delle Resistenze contemporanee 2016 si arricchisce di un’altra chicca. Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi (Riccardo Iacona, Edoardo Raspelli, Il terzo segreto di satira, Federico Rampini) e in attesa di conoscere il programma completo che sarà presentato venerdì 15 aprile in conferenza stampa, ecco un altro evento d’eccezione: il collettivo teatrale Generazione Disagio.
Domenica 24 aprile, alle ore 21, nel tendone di piazza Matteotti il pubblico del Festival delle Resistenze potrà assistere ad un divertente e irriverente spettacolo in 3D, ma non nella classica accezione di tridimensionale.
Come di autodefiniscono sul loro sito, gli autori-attori-registi del collettivo "Generazione Disagio" sono “portatori di un messaggio universale che si esprime attraverso la pratica delle tre D: Distrazione, Disinteresse, Disaffezione”. Se ci aggiungiamo la quarta D, quella del Disagio che campeggia nel marchio di fabbrica, ecco che la loro performance diventa una mirabolante opera in 4D…
A Bolzano i quattro artisti Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti e Davide Palla proporranno “Dopodiché stasera mi butto”, un cinico e spassoso gioco dell’oca durante il quale le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate secondo una prospettiva di ribaltamento paradossale: invece di risolvere i problemi, il pubblico viene invitato a scaricarli su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio.
Uno spettacolo divenuto oramai di culto per la generazione dei trentenni, e non solo, che ha come protagonisti tre degni rappresentanti del disagio giovanile: lo stagista, il precario e il laureando “dati in pasto al pubblico” da un cinico presentatore televisivo.
L’evento è collegato a un laboratorio teatrale che ha coinvolto una classe della Scuola professionale provinciale per il commercio, turismo e i servizi “Luigi Einaudi” di Bolzano.
Nel corso di due mattinate (il 22 e 23 aprile), l’attore Andrea Panigatti e il regista Riccardo Pippa spiegheranno agli studenti del CFP il concetto di rivoluzione a teatro partendo dalla loro esperienza.
Non mancheranno ovviamente i riferimenti alla precarietà e al disagio giovanile, nei cui confronti la formazione professionale può essere una strada per guardare al futuro in maniera positiva. L’evento è realizzato in collaborazione con Area Formazione professionale italiana e Teatro Stabile di Bolzano.
FG