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Legge per l’istruzione: soddisfatti Tommasini, Achammer, Mussner
La norma approvata oggi 10 giugno dal Consiglio provinciale recepisce la legge nazionale sulla “Buone Scuola” adattandola alla specificità altoatesina.
Secondo gli assessori provinciali all’istruzione Christian Tommasini, Philipp Achammer e Florian Mussner la legge, che adatta la normativa statale alla specificità locale, garantirà alla scuola maggior spazio di manovra. Sono state considerate le esigenze di tutti e tre gli Assessorati, arrivando a una legge che fornisce maggiori strumenti alle scuole. Inoltre, come ricorda l’assessore Achammer, sono state anche garantite certezze al personale delle scuole dell’infanzia per quanto attiene il contingente organico e i tempi lavorativi. Per gli assessori, è importante, infatti, che le scuole possano lavorare bene.
Il disegno di legge approvato oggi, 10 giugno, dal Consiglio provinciale prevede modifiche di leggi provinciali in materia di istruzione andando a recepire la legge nazionale di riforma del sistema dell’istruzione, nota come “La buona scuola”.
L’assessore Tommasini pone in evidenza come il disegno di legge assicuri una maggiore autonomia alla scuola altoatesina nel suo complesso ed anche alle singole strutture scolastiche ispirandosi al potenziamento del trilinguismo e nel rafforzamento del rapporto tra la scuola ed il mondo del lavoro.
La norma, come prosegue, recepisce la legge sulla “Buona scuola” tenendo conto dell’Autonomia. Le novità più importanti sono il curriculum dello studente, che lo accompagnerà nel percorso scolastico, il piano triennale dell’offerta formativa, che consente una programmazione e progettazione, e un più intenso rapporto tra scuola e lavoro, esteso anche a realtà come i licei, ai cui studenti si aprono nuove opportunità. Il curriculum terrà sempre più conto delle indicazioni europee che vanno sempre più nel senso delle certificazioni delle competenze, ed è per questo che si prevede la possibilità di una valutazione più estesa, anche sul saper fare. In questo senso va intesa la possibilità aggiuntiva, nell’ambito dell’autonomia scolastica, di offrire un giudizio oltre al voto classico.
A tal proposito l’assessore Achammer ha fatto presente che si tratta di una possibilità per le scuole di sviluppare modelli di giudizio innovativi secondo le modalità ed i criteri fissati che tengano maggior conto delle competenze.
La norma regola anche la questione dell’ingresso e della formazione del personale insegnante, attraverso l’università e rafforzando il principio che si entra per concorso, anche se c’è una fase transitoria a fronte della presenza di una dotazione organica supplementare e maggiore stabilità.
La legge prevede, altresì, la possibilità, per valorizzare gli alunni, di individuare idonei percorsi formativi, iniziative ed azioni di orientamento, sia trasversalmente ai gradi di scuola che a livello extrascolastico, e introduce i percorsi di alternanza scuola-lavoro.
SA