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Presentati i progetti del primo incubatore culturale dell’Alto Adige

Protagonisti al Museion Passage i 6 progetti selezionati da "Impulsi(vi)2 - Il primo incubatore culturale dell'Alto Adige".

Il 6 luglio al Museion Passage, durante “Impulsi(vi)2 Closing Party”, sono state presentate le idee finaliste, pronte per trasformarsi in imprese

In questa seconda fase, svoltasi fra febbraio e giugno 2016, sono quindi stati offerti alle idee selezionate, strumenti tecnici e consulenza per la realizzazione del business plan d'impresa.

I 6 progetti selezionati sono stati realizzati da Erika Baffico, Mattia Arcaro e Irene Bonente, Andrea Frison, Margaux Cicali e Silvia Potente, Irene Ammaturo e Federica Trama, giovani del territorio che stanno lavorando per trasformare un’idea in un’impresa.

"La cultura crea occupazione nuova e di qualità soprattutto per i giovani! Impulsi(vi)2 è uno degli strumenti che abbiamo voluto per dare nuove opportunità ai giovani del nostro territorio”. Cosi Christian Tommasini, vicepresidente della Provincia, ha descritto durante la serata il progetto ideato per fornire ai giovani l’opportunità di valorizzare le proprie passioni e competenze in ambito culturale e farle diventare un vero lavoro.

Anche l'Alto Adige, in linea con le regioni più innovative d'Italia e d’Europa, si è quindi dotato del primo incubatore culturale per imprese culturali e creative per fornire strumenti di sviluppo personale e territoriale.

L'ambito pubblico di intervento è quello delle politiche giovanili intese come politiche per l'autonomia dei giovani in ambito culturale ed economico.

Se numerosi sono i progetti simili che hanno avuto buoni risultati in Italia così come in Europa, Impulsi(vi)2 si pone come una novità anche nel panorama nazionale in quanto non mira al finanziamento di idee in nuce o di progetti promettenti, ma cerca di accompagnare i giovani nel progettare un'impresa sostenibile economicamente, finanziariamente e socialmente.

In altre parole, ciò che Impulsi(vi)2 si propone di sviluppare sono imprese che possano attirare investitori pubblici o privati che, a fronte di piani di sviluppo concreti e calibrati, possano avere garantito un ritorno sull'investimento.

Il 6 luglio a Museion Passage, durante “Impulsi(vi)2 Closing Party”, sono state presentate dalla voce dei loro ideatori, per la prima volta, le idee finaliste che potenzialmente ora sono pronte per trasformarsi in imprese.

Ecco nello specifico le idee presentate con un format fresco e dinamico nella cornice del Museion Passage, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Italiana Christian Tommasini e del presidente di Irecoop Alto Adige Südtirol Andrea Grata.

L’impresa di Irene Ammaturo si basa sulla sua passione per il documentario: "Il documentario web: un'opera d'arte come strumento di promozione aziendale". L'idea d'impresa nasce dall'ambizione e dal piacere di offrire alle aziende altoatesine un prodotto creativo ancora poco esplorato: il documentario web.

Per mezzo di un'accurata ricerca sul campo saranno individuate le storie utili a far conoscere ciò che è dietro ai prodotti e ai servizi di un'azienda con l’intento di raccontarle emozionando. Non si tratta del solito video aziendale, ma di un prodotto creativo, complesso e autentico, che trae la sua forza dalla vita di uomini e donne, dai loro valori e dalla interpretazione in chiave artistica della realtà aziendale.  

Il progetto di Federica Trama invece ha per titolo “Vivere in Alto Adige -Südtirol” ed è un blog che racconta la provincia di Bolzano attraverso il percorso di scoperta dell'autrice che si è da poco trasferita a Brunico e che intreccia al suo punto di vista di "ultima arrivata" quello di altre persone che vivono in Alto Adige da poco tempo, da molti anni o da sempre. Il blog vuole essere una piazza virtuale in cui lettori e autori sono invitati al dialogo e al confronto per contribuire alla comprensione di una realtà particolare e complessa, con particolare attenzione al comprensorio di Brunico (vivereinaltoadige.it).

“TAMTAM”, idea di Margaux Cicali,  Silvia Potente e Mirjam Brunner è il progetto del primo portale web che si propone di raccogliere, organizzare e diffondere le informazioni riguardanti gli eventi, i servizi, le attività, le iniziative, che il territorio del Comune di Bolzano offre ai bambini da 0 a 10 anni. Bilingue e sempre aggiornato, parla agli adulti dando visibilità a luoghi ed eventi pensati per i bambini (tamtamkids.it).

Erika Baffico ha sviluppato invece “Città a tutto mondo”, una serie di tre giochi da tavolo ambientati a Bolzano. E’ uno strumento nuovo per conoscere la multiculturalità e scoprire la città e i suoi quartieri. 
Prende forma su giochi classici, le cui regole rimangono invariate e ogni gioco descrive un aspetto della vita cittadina: l’economia e l’amministrazione nel MonopoliBZ, la storia e il territorio nel RisikoBZ, 
ed il folklore contemporaneo nelle carte del Mercante in FieraBZ. L’obiettivo è quello di conoscere ed interagire con le diverse culture che vivono in città e scoprire la città e i suoi quartieri.

Andrea Frison alias Jack Freezone è l’ideatore di “Wolf”, una piattaforma che sarà a disposizione di tutti coloro che si occupano di musica su territorio per costruire sinergie ed affrontare in maniera meno isolata tutte le difficoltà amministrative, economiche ed organizzative del settore.

“Butìn, mobili educativi per bambini" è invece l’impresa di Mattia Arcaro e Irene Bonente con Silvia Li Puma. Creare arredamenti e oggetti di design specificatamente pensati per bambini adottando principi pedagogici, materiali naturali ma senza trascurare i dettagli che fanno di un mobile un pezzo d'arredamento di qualità fatto per durare tutta la vita è il concept del loro progetto. Tutto ciò con l'attenzione ad una produzione sostenibile, che verrà realizzata con il coinvolgimento di artigiani locali e materiali che ci ricordano la secolare tradizione alpina.

Le idee raccontate sono eterogenee così come i gradi di sviluppo a cui sono giunti i progetti nel corso dei 5 mesi di workshop e attività: vi sono imprese che nasceranno nell’immediato autunno, imprese già nate e idee che, per trovare “la quadra” hanno bisogno di un lavoro di rifinitura ulteriore. Alcuni dei settori scelti infatti presentano difficoltà maggiori soprattutto per quanto riguarda la conciliazione di forme di impresa altamente innovative con la normativa nazionale del settore (Siae, ex Enpals,…).

Impulsi(vi)2 è un progetto realizzato da Irecoop Alto Adige Südtirol, consorzio di cooperative con sede a Bolzano che eroga servizi di formazione e consulenza alle imprese. Forte della capacità di offrire un’assistenza di elevata qualità per lo sviluppo d’impresa e per la trasformazione di idee progettuali in realtà economiche vive ed operati, Irecoop nella realizzazione di Impulsi(vi)2 ha privilegiato la relazione con il territorio.

Intraprendendo la linea tracciata dal Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia, ideatore e finanziatore del progetto, numerosi sono stati gli scambi e le collaborazioni con gli enti e i soggetti del territorio: dalla Camera di Commercio di Bolzano a Bls, Tis sino a Weight Station, scelta da Irecoop come media partner del progetto.

Uno sguardo al panorama nazionale e alcuni interventi mirati di imprenditori e operatori del mondo culturale hanno poi garantito al progetto un respiro ampio e prospettico; importanti inoltre sono le sinergie strette da Irecoop Alto Adige Südtirol con realtà quali l’Associazione CheFare! ed il distretto culturale della Valcamonica, nell’ottica di un percorso di crescita e sviluppo culturale ed economico del territorio che vede in Impulsi Vivi(2) un ottimo punto di partenza.

 

FG

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