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100 anni della ferrovia della val Gardena: aperta la mostra

Inaugurata ieri a Santa Cristina la mostra celebrativa dei 100 anni della ferrovia della val Gardena. Resta aperta fino al 28 agosto.

La mostra sui 100 anni del trenino della val Gardena aperta ieri nella biblioteca Tresl Gruber a Santa Cristina (Foto USP/Alex Piccolruaz)

La mostra aperta ieri sera nei locali della biblioteca comunale "Tresl Gruber" di Santa Cristina racconta la storia del trenino a vapore della Val Gardena, dai primi progetti di una ferrovia elettrica a scartamento ridotto intorno al 1900, alla costruzione durante la Grande guerra, in cui furono impiegati in condizioni disumane prigionieri di guerra prevalentemente russi. Nato per esigenze belliche, il trenino diventa nel tempo un importante richiamo turistico per la Val Gardena, sostenuto persino da Luis Trenker. La linea restò attiva per 44 anni: le FS considerarono la tratta un dispendioso elemento, estraneo al vigente sistema ferroviario, classificandola come "ramo secco". Negli anni '50 varie personalità della Gardena si adoperarono per una moderna ferrovia elettrica e a tale scopo fecero elaborare piani concreti fino alla metà degli anni '50. Ma nel 1960 la linea venne soppressa. Ancora oggi importanti elementi architettonici, come il viadotto semicircolare di Chiusa, sono testimonianza degli sforzi e dell'audacia dei pionieri del trenino della Val Gardena.

Il racconto è affidato alla documentazione dell'Archivio comunale di Chiusa e del Verkehrsarchiv Tirol: la mostra offre ai visitatori una ricca documentazione con 30 foto storiche inedite provenienti da diversi istituti di credito, i primi progetti e piani storici della ex linea ferroviaria, parte integrante del paesaggio culturale della Val Gardena. La mostra è stata inaugurata alla presenza del direttore della Ripartizione provinciale Cultura ladina, Alexander Prinoth, del direttore del Museo civico di Chiusa Christoph Gasser, che ha curato la mostra assieme a Günther Denoth, e del sindaco di Santa Cristina Moritz Demetz, che hanno sottolineato la riuscita dell'importante iniziativa di approfondimento storico grazie alla collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

La mostra resta aperta fino a domenica 28 agosto: il martedì (ore 15-18), mercoledì (8.30-11.30, 15-18 e 19.30-21.30), giovedì (8.30-11.30, 15-18), venerdì (15-18), sabato (19.30-21), domenica(9.45-11.30). 

pf

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