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Tutela paesaggio culturale compito comune

L'attività svolta 2012-13 dai tre settori dei Beni Culturali raccolta in un volume di documentazione presentato oggi, 26 settembre, dall'assessore Mussner.

La relazione dei Beni Culturali costituisce una vera e propria rilevazione del patrimonio storico e culturale e testimonianza dell’attività di studio e ricerca ad esso riferito (Foto:USP/R.Clara)

La relazione annuale dei Beni Culturali costituisce una vera e propria rilevazione del patrimonio storico e culturale e testimonianza dell’attività di studio e ricerca ad esso riferito. È importante rendere visibili le radici storiche perché nella storia si ritrova la propria identità. Fra i vari interessi in causa, l’attenzione primaria va ascritta alla tutela delle radici culturali perché su esse basa anche il futuro. I responsabili della tutela ai beni culturali hanno comunque sempre agito per trovare soluzioni di compromesso.

I finanziamenti pubblici per la tutela dei beni culturali sono stati ridotti sensibilmente negli ultimi anni. Accanto ad un impegno straordinario di 5 milioni con il bilancio di assestamento 2016, come ha detto l’assessore Mussner, si vedrà anche di trovare degli aggiustamenti e rivedere le dotazioni.

Come ha puntualizzato Waltraud Kofler-Engl, direttrice dell'Ufficio Beni architettonici, con i fondi aggiuntivi messi a disposizione dalla Giunta provinciale si è potuto abbreviare i tempi di attesa da parte dei destinatari dei contributi per la tutela dei beni.

Menzionando lo slogan della Giornata europea del Patrimonio 2018, “Sharing heritage”, Kofler-Engl ha sottolineato come sia la tutela e la conservazione del paesaggio culturale sia un compito comune.
Senza l’opera di convincimento, la mediazione e l’identificazione dei proprietari, dei fruitori, dei restauratori e degli artigiani con il valore e l’importanza del bene architettonico oggetto del restauro, il vincolo di tutela storico-artistica perde contenuto. Quando il connubio viene meno vi è l’abbandono, come avvenuto in prevalenza per molte costruzioni rurali.
26 nuovi vincoli di tutela per monumenti architettonici disposti nel periodo 2012-13. Tra questi la Chiesa parrocchiale di San Giuseppe ai Piani di Bolzano, progettata nel 1955 dall'architetto Marcello Piacentini, inaugurata nel 1961, e il Castelletto di Monticolo, in stile neogotico, costruito verso fine Ottocento, abitazione del pittore di Appiano Max Sparer.

Durante il medesimo lasso temporale, gli interventi sugli edifici sacri sono stati di numero inferiore rispetto di quelli profani, ovvero 181 a fronte di 229; questo anche grazie dell’intensità degli interventi negli ultimi vent’anni. Uno di questi è stato il restauro del campanile della Chiesa Parrocchiale di Vipiteno.

I più importanti sono i restauri di abitazioni rurali, case dei centri storici e residenze. Le ville non più abitate vengono sottoposte a ristrutturazioni con la realizzazione di più unità abitative. Anche qui è importante il contatto con i committenti per mantenere le caratteristiche originali. Un esempio ben riuscito è quello della residenza Weihrauch-Di Pauli a Caldaro.

Gli scavi condotti negli utlimi anni dall'Ufficio beni archeologici, come ha fatto presente la direttrice Catrin Marzoli, hanno portato a significativi ritrovamenti nell'ambito del culto. Una costante di vari siti, Varna, Terlano-Settequerce e altri, la pratica del rogo votivo. In quest'ultimo emerge l'influsso mediterraneo: qui sono stati rinvenuti i cocci di un'anfora greca, Klylix attica del IV sec. a.C., ritratta sulla copertina del volume della Relazione.

La direttrice dell'Archivo provinciale e direttrice reggente della Ripartizione, Christine Roilo, ha ricordato gli importanti lasciti archivisti, quale il Welsberg-Spaur, o come quelli poltiici, del partito "Grüne-Verdi-verc" e di Remo Ferretti.
Tra i progetti di ricerca ha citato quello sull'ospedale psichaitrico di Hall in Tirolo. Ha quindi citato le varie pubblicazioni, mostre e convegni organizzati dall'Archivo provinciale ai fini della divulgazione.

La Relazione "Tutela dei Beni Culturali in Alto Adige 2012/13" può essere acquistata nelle librerie.

 

SA

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