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Quasi 1000 persone alla Giornata europea del Patrimonio

In Alto Adige la Giornata europea del Patrimonio si è celebrata per la prima volta nel 2005. Quest'anno si è svolta domenica 16 ottobre.

Numerosi i visitatori che hanno approfittato della giornata per visitare il Maso Peza a San Giacomo di Ortisei

Quasi 1000 persone hanno preso parte alla Giornata Europea del Patrimonio, un'iniziativa culturale del Consiglio d'Europa con il sostegno dell'Unione Europea, che si è celebrata anche in Alto Adige, domenica 16 ottobre. L’iniziativa è nata per promuovere l'interesse della popolazione per i beni culturali e per la loro conservazione.

L'Alto Adige ha partecipato per la prima volta alla manifestazione nel 2005. Quest'anno, pertanto, si è trattato dell'undicesima edizione incentrata sul tema "Conservare i beni culturali: un impegno comune".

Il programma della manifestazione a livello provinciale prevedeva la visita a cinque veri e propri gioielli storici presenti in Alto Adige, rispettivamente il Palazzo Vescovile, dove si sono recati circa 120 visitatori, il maso Thalhofer (200) ed il “Südtiroler Kinderdorf” di Bressanone (100), il maso Peza nella frazione S. Giacomo di Ortisei (350) e la mostra sulle Strade romane presenti in Alto Adige allestita nel deposito dell’Ufficio beni archeologici a Frangarto (100).

Il maso Thalhofer a Bressanone: appartenente un tempo ai possedimenti del capitolo del Duomo della città vescovile si compone di un nucleo medievale, ristrutturato e ampliato nel tardo XVI secolo. L’attuale proprietario, il “Südtiroler Kinderdorf”, ha risanato la casa e il rustico e li utilizza come centro terapeutico e per seminari, spazio di accoglienza e laboratorio protetto.

Il “Südtiroler Kinderdorf” di Bressanone: eretto da Othmar Barth dal 1956 al 1963 sui terreni del maso Thalhofer sulle pendici occidentali di Bressanone si compone di case per famiglie, spazi comuni e impianti sportivi. Gli edifici appartengono alle prime opere eseguite in proprio dal più importante architetto altoatesino del dopoguerra e si orientano ancora alla tipologia tradizionale della casa sudtirolese. Gli ospiti hanno la possibilità di visitare l’area del Kinderdorf e una delle case familiari.

Il Palazzo Vescovile di Bressanone: Il ciclo asburgico di Hans Reichle nel Palazzo Vescovile di Bressanone è tra le opere più significative prodotte in Tirolo in ambito scultoreo nel periodo di transizione dal Rinascimento al primo Barocco.

Il Maso „Peza“ nella frazione di S. Giaccomo sopra Ortisei – uno dei masi più antichi in Val Gardena e testimonianza unica delle nostre radici rurali. La visita è stata organizzata in collaborazione con il Museum Gherdëina. Info: www.museumgherdeina.it.

Strade romane in Alto Adige: L’Alto Adige in età romana era attraversato da tre strade. La Via Claudia Augusta collegava, attraverso la valle dell’Adige, l’Italia settentrionale con la capitale provinciale Augusta Vindelicum (Augsburg). Altre strade percorrevano la Val d’Isarco e la Val Pusteria e costituivano il fondamento dei commerci, dell’economia e della diffusione della civiltà romana.

 

FG

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