Attualità

Incontro a Roma per i docenti precari nella scuola italiana

Nuovo incontro operativo a Roma tra l’assessore Tommasini, la Sovrintendente Minnei e il Vicecapo di Gabinetto del MIUR, per una soluzione concreta e condivisa.

Mercoledì 23 novembre si sono svolti a Roma, presso il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, due importanti incontri, sia sul piano tecnico che politico, tra l’Assessore Tommasini, la Sovrintendente Minnei, il direttore dell'Intendenza scolastica Tuttolomondo, il Vice Capo di Gabinetto, Rocco Pinneri, e Valentina Alonzo, direttrice dell'Ufficio reclutamento del personale docente ed educativo del MIUR.

Lo scopo della visita della delegazione locale era quello di analizzare alcune ipotesi circa la situazione degli insegnanti precari nella scuola italiana della Provincia di Bolzano, che non rientrano nel piano straordinario nazionale della messa in ruolo.

Le varie parti coinvolte (sindacati, docenti e tecnici) si sono già più volte confrontate in un tavolo di lavoro voluto dall’Assessore e dalla Sovrintendente, con l’obiettivo di individuare soluzioni percorribili.

Allo stesso tempo, però, l’Intendenza scolastica si è impegnata ad organizzare un incontro con il Ministero competente, per illustrare a livello centrale la particolare situazione che vivono i docenti precari della nostra provincia.

Questi, infatti, non sono stati coinvolti dalla messa in ruolo attuata a livello nazionale, in quanto le competenze in materia di stato giuridico ed economico del personale insegnante dal 1 gennaio 1996 sono a carico della Provincia Autonoma di Bolzano.

Le valutazioni partono comunque da un dato positivo, che non deve essere trascurato: infatti, contrariamente a quanto è avvenuto a livello nazionale, la Provincia di Bolzano non ha mai operato alcuna riduzione nell’organico del personale docente e ogni anno, ha provveduto anzi ad assumere a tempo indeterminato su posti “vacanti” i docenti necessari. Dall' anno scolastico 2008/2009 fino ad oggi sono state 661 le nomine a tempo indeterminato su una pianta organica di 1.848 posti, delle quali 273 sulle cosiddette DOPS. 

I due incontri avuti a Roma hanno evidenziato attenzione e disponibilità da parte dei funzionari del MIUR nel comprendere la peculiarità della situazione anche se, nel breve periodo, non vi è la possibilità di un trasferimento in blocco in altre regioni né di aprire le graduatorie solo in uscita.

È stato ribadito inoltre quanto alcuni aspetti del piano straordinario di immissione in ruolo della Buona Scuola, infatti, siano ancora in via di realizzazione: il concorso in molte realtà regionali non si è infatti ancora concluso, si pensi ad esempio ai docenti che avranno diritto a sostenere le prove suppletive, inoltre “solo” 76 graduatorie a esaurimento sono realmente "esaurite" (soprattutto quelle di tipo tecnico).

Si aggiunga a tutto ciò, che la situazione delle immissioni a tempo indeterminato varia da regione a regione: anche nelle altre regioni vi sono, infatti, ancora precari da regolarizzare: secondo i dati del Ministero si tratta di ben 45.000 docenti (la metà dei quali della scuola per l'infanzia) che aspirano a vedere regolarizzata la loro posizione.

Di tutto questo va debitamente tenuto conto al fine di non compromettere gli equilibri che un'operazione così complessa a livello nazionale ha comportato.

La prospettiva per i docenti precari dell'Alto Adige potrebbe essere quella di un prossimo trasferimento in altre realtà regionali all'apertura delle graduatorie per l'aggiornamento dei punteggi previsto per il 2018.

Sarà premura, oltre che dei singoli insegnanti, anche dell'Intendenza scolastica italiana verificare la consistenza numerica nelle graduatorie a esaurimento regionali delle varie classi di concorso, al fine di evitare trasferimenti non utili a risolvere la situazione dei docenti precari. 

Dopo Natale sarà organizzato un ulteriore incontro con i docenti e i sindacati per proseguire il confronto e l’analisi degli scenari futuri. 

 

USP