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Testimonianze del passato riaffiorano in un cantiere a Nalles
Una necropoli con sepolture a incinerazione dell'età del Ferro rinvenuta a Nalles. Gli scavi dell’Ufficio Beni archeologici proseguiranno nel 2017.
I lavori di scavo per la realizzazione di una nuova zona residenziale a Nalles/Nontl sono stati sorvegliati dagli archeologi, dal momento che si sospettava la presenza di resti archeologici nell'area. Le supposizioni degli esperti dell'Ufficio Beni archeologici sono risultate fondate, come afferma la direttrice Catrin Marzoli: sono stati individuati strati e reperti risalenti all'intera età del Ferro, cioè al I millennio a.C.. I numerosi reperti testimoniano che l'intera area fu frequentata per secoli dai nostri antenati.
Si tratta di testimonianze preziose del nostro passato e dello sviluppo dell’umanità, che grazie allo scavo possono entrare a far parte del patrimonio della comunità, come afferma l’assessore provinciale Florian Mussner.
Nella parte centrale dell'estesa area è stato portato alla luce un ritrovamento molto interessante: una necropoli con sepolture a incinerazione. Finora sono state scavate 10 sepolture, probabilmente – così Marzoli - altre sono ancora presenti nel terreno. I resti bruciati dei defunti venivano posti in recipienti ceramici, aventi funzione di urne. Per la sua vita dopo la morte, nella tomba al defunto venivano affidati anche alcuni oggetti in bronzo, come ad esempio uno spillone. Le sepolture erano accuratamente coperte con una piccola lastra di pietra. Per quanto riguarda l'inquadramento cronologico delle tombe, come prosegue la direttrice dell’Uffiio Beni archeologici, finora è stato possibile datare una sepoltura al VII-VI sec. a.C.
Vicino alle sepolture è stata scavata, fino a questo momento solo parzialmente, una superficie, dove probabilmente si svolgevano pratiche rituali legate al culto dei morti. La terra fortemente carboniosa è indizio di accensione di roghi. Per quanto riguarda i reperti recuperati si tratta soprattutto di numerose anse di boccali.
Gli scavi sono diretti dall'Ufficio Beni archeologici della Provincia Autonoma di Bolzano, finanziati dal committente della costruzione, il Comune di Nalles, e condotti dalla ditta di scavo “Asar”. Una parte dell'area ha potuto già essere liberata per i lavori edili, mentre nella zona restante continuano gli scavi archeologici, che proseguiranno anche l'anno prossimo.
SA