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Premio Claudia Augusta: 10 i lavori insigniti

Ieri al Centro Trevi la premiazione, nuova sede provvisoria per la Biblioteca Provinciale Italiana "Claudia Augusta" che lo organizza. Premio rinnovato dal 2017

Il gruppo musicale "Ricercare Cello Young", diretto da Elena Dardo (Area Musicale Vivaldi) hanno allietato la cerimonia. Qui assieme allo staff della Biblioteca e all'assessore Tommasini, al centro. (Foto: USP/BPI-F.Ferrarese)

La Biblioteca Provinciale Italiana “Claudia Augusta” di Bolzano da anni per mezzo del “Premio Claudia Augusta” premia le tesi di diploma, di laurea specialistica e di ricerca di interesse provinciale, al fine di raccogliere e documentare i molteplici aspetti della vita e della cultura altoatesina, diffondendone la conoscenza. Le tesi, quindi conservate presso la biblioteca, costituiscono un patrimonio di conoscenza a disposizione di tutti i cittadini, che possono consultarle, e di spunto e stimolo per altri ricercatori.
A tredici anni dalla sua istituzione, come ha detto la direttrice della biblioteca Valeria Trevisan, si è pensato di aggiornare un po' il premio. Con il nuovo bando del 2017 è prevista l'ammissione al concorso anche delle tesi che vengono discusse nel medesimo anno del premio, nonché quelle già discusse fino a dieci anni prima. Si tratta, infatti, di documentazione interessante per la storia della ricerca in Alto Adige il cui valore ha un ritorno nell'attività precipua della biblioteca di scelta per contribuire allo sviluppo della sua raccolta mediale. Una fonte interessante sono anche le bibliografie che corredano le tesi stesse.

Altra novità per la Biblioteca Provinciale Italiana "Claudia Augusta". L'ha annunciata l'assessore provinciale alla Cultura Italiana Christian Tommasini intervenuto alla cerimonia di premiazione, svoltasi nel tardo pomeriggio di ieri, 19 dicembre, presso il Centro Culturale Trevi a Bolzano. La Provincia ha acquisito i vani di quella che era una sede bancaria nello spazio confinante con il Centro. In tal modo sarà possibile un ulteriore ampliamento rispetto a quello già effettuato e offrire così alla Biblioteca Provinciale Italiana "Claudia Augusta" una sede provvisoria più centrale e più adeguata ad ospitare le sue molteplici attività, tra presentazioni di libri e autori, conferenze e incontri. Il tutto in attesa di trasferirsi nei prossimi anni nella sua sede definitiva nell'ambito del realizzando nuovo Polo bibliotecario.
Come ha proseguito l'assessore Tommasini, il lavoro della biblioteca è strategico perché contribuisce a incentivare e diffondere lo spirito critico tramite l'impegno dell'attività di ricerca. A fronte del pressing di messaggi che instillano paure e incertezze nel quotidiano è di assoluta rilevanza investire in conoscenza, cultura e formazione per sviluppare questo spirito critico che pone i cittadini in grado di affrontare la realtà per cercare di costruire una società migliore. Il lavoro di ricerca svolto può fungere da esempio propositivo e "contagioso" in questa direzione.

La direttrice Trevisan ha ricordato come la Biblioteca prosegua nel lavoro di sostegno dei "suoi ricercatori", invitandoli a presentare i loro lavori al pubblico nell'ambito della rassegna "La Ricerca in Alto Adige".

10 i lavori premiati nell’ambito dell’edizione 2016 del Premio Claudia Augusta. Vari gli argomenti trattati, dagli studi linguistici a quelli storici; si va dalle comunità linguistiche a contatto a Bronzolo, alle figure di Alexander Langer e Andreas Hofer, dalla storia del teatro a Bolzano, al trattamento fisioterapico dell’acufenia in ambito musicale applicato a componenti dell’Orchestra "Haydn" di Bolzano.

La cerimonia di premiazione è stata allietata dalle esecuzioni di brani musicali natalizi di varia tradizione a cura delle ragazze e dei ragazzi del gruppo musicale "Ricercare Cello Young", diretto da Elena Dardo (Area Musicale Vivaldi).

I premiati:
Carlotta Larcher “Il management positivo:l'adattamento italiano dello stress management competency indicator tool”; Adina Guarnieri "’Questo è il Denkmal di Bolzano’. L'Alto Adige alla luce del dibattito sul monumento alla Vittoria”; Elisa Rapisarda "Teatro a Bolzano: dal teatro Kaiserkrone a Palazzo Pock all'attuale Teatro Stabile"; Matteo Dalsasso “Infant-directed speech: uno studio cross-linguistico e cross-culturale sulle differenze e similitudini del linguaggio materno nella cultura italiana, giapponese e tedesca”; Andrea Vitali “La scuola minoritaria in lingua italiana nell'Alto Adige/Südtirol dell'occupazione nazista”; Simone Belci “Pensiero ed ecologia di Alexander Langer”; Silvia La Spisa “Studio dell'acufene: sviluppo del trattamento fisioterapico specifico in musicisti d'orchestra”; Katharina Dezini “Il maso chiuso altoatesino”; Katrin Tartarotti “Comunità linguistiche in contatto. Un'analisi sociolinguistica a Bronzolo”; Nicolò Faustin “Andreas Hofer e la sollevazione del 1809. Storia e mito attraverso la storiografia coeva e contemporanea”.

SA

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