Attualità

“Safer Internet Day” all’Istituto Pascoli di Bolzano

Interessante incontro di oltre 300 studenti e genitori al "Pascoli" con i responsabili della Polizia delle comunicazioni.

L'intendente Nicoletta Minnei nel corso del suo intervento al "Pascoli"

Si è svolto oggi pomeriggio (7 febbraio) presso l’Istituto “Pascoli” di Bolzano il secondo incontro della serie medi@zioni in concomitanza con la “Giornata mondiale della sicurezza in rete - Safer Internet Day” (SID), per un uso consapevole del web, al quale hanno preso parte la sovrintendente, Nicoletta Minnei, l’Ispettore superiore della Polizia di Stato, Ivo Plotegher, il dirigente del compartimento della Polizia delle comunicazioni per il Trentino Alto Adige, Sergio, Russo, e Silvia Mulargia, Direttore Tecnico Capo Psicologo  della Polizia di Stato a Bolzano.

L’incontro ha visto ampia partecipazione di studenti degli istituti (secondari di II grado) superiori italiani.

Nel corso dell’incontro al “Pascoli” è stato inoltre trasmesso un intervento registrato del vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, il quale ha sottolineato l’importanza di un utilizzo oculato di Internet e delle nuove tecnologie per evitare di incorrere in danni alla propria privacy e soprattutto in reati anche di una certa gravità.

Il progetto, inaugurato lo scorso 16 dicembre, prevede una serie di azioni e di interventi formativi e informativi, promossi dal Dipartimento Istruzione e Formazione italiana in sinergia con l'ufficio Giovani dell'assessorato alla cultura in lingua italiana e con la collaborazione della Polizia di Stato, sull'uso consapevole dei media da parte dei giovani.

Gli incontri di medi@zioni sono rivolti a docenti, studenti, famiglie e a tutti coloro che concorrono, o sono interessati, all'educazione dei giovani e intendono rispondere a una serie di sfide e di interrogativi molto diffusi derivanti dall'onnipresenza dei media digitali, quali ad esempio: Che importanza hanno smartphone, videogiochi e Internet nella vita dei bambini e dei giovani? Come si concretizzano l'educazione ai media e il loro impiego nell'insegnamento? Come può la scuola prevenire conseguenze negative dell'uso dei media quali il cybermobbing, le aggressioni sessuali e l'abuso di dati? Cosa si può fare in una situazione di crisi?

Nel corso dell’incontro al “Pascoli” gli esperti della Polizia di Stato hanno illustrato agli studenti ed ai genitori alcuni dei rischi più frequenti connessi con l’uso dei più moderni strumenti tecnologici in relazione ai social media, Internet e facebook.

Nel corso del suo intervento l’Ispettore superiore della Polizia di Stato, Ivo Plotegher, ha sottolineato che “Qualsiasi immagine che viene inviata con il cellulare o pubblicata su Internet è un’immagine su cui si perde completamente il controllo e potrebbero essere quindi utilizzate e condivise da numerosi altri utenti per scopi completamente diversi, nell’arco di anni, con il rischio di subire danni rilevanti alla propria immagine”.

Tali fenomeni hanno ormai denominazioni precise come sexting, pedopornografia, cyber bullismo e sono sempre più diffusi tra i cosiddetti nativi digitali, i teenager sempre connessi. Questi incontri organizzati presso le scuole sono un momento particolarmente importante per sensibilizzare i giovani nei confronti della privacy e dei rischi legati all’uso delle nuove tecnologie e la Polizia di Stato nel corso dell’anno scolastico 2015/16 ha tenuto oltre 160 conferenze nelle scuole altoatesine alle quali hanno partecipato oltre 13.000 persone.

 

 

FG

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